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Pubblicato il 21/04/2016 12:12

Abruzzo, crolla export mercato russo, persi 230 milioni e - 69%

 "Crollano, a causa dell'embargo, le esportazioni verso la Russia da parte dell'Abruzzo, regione 'maglia nera'd'Italia: meno 69,7%, pari a meno 229,1 milioni di euro, tra il 2013 (328,5 mln) e il 2015 (99,4 mln). Il dato è di gran lunga inferiore alla media nazionale (-34%). Male tutti i settori e cifre estremamente negative anche per il turismo, comparto che vede l'Abruzzo in terzultima posizione". A lanciare l'allarme, citando i dati di uno studio della Cgia di Mestre, è il presidente di Confartigianato Abruzzo, Luca Di Tecco, che sottolinea la necessità di "avere risposte immediate" ed invita la Regione ad "intervenire tempestivamente". "Fino a due anni fa - afferma Di Tecco - la regione e la costa abruzzese erano meta di shopping al dettaglio e all'ingrosso da parte dei russi, i quali, in poche parole, compravano qui dallo spillo alla villa sul mare, passando per ordini commerciali enormi. Il tutto - evidenzia - accettando il sacrificio di atterrare a Roma o a Milano, per poi portare in Russia i capolavori del 'made in Abruzzo'. Ora, purtroppo, le nostre aziende sono in forte crisi, senza nessun supporto da parte delle istituzioni locali per aggirare i problemi generati dall'embargo". "E' arrivato il momento delle risposte - aggiunge il presidente di Confartigianato - i nostri associati e tutti gli operatori abruzzesi devono essere salvaguardati. In tal senso Confartigianato Abruzzo ha le idee ben chiare su come superare questa crisi, ma ciò può avvenire solo con un intervento diretto della Regione e del Comune di Pescara: è di vitale importanza il ripristino del volo Pescara-Mosca istituito nel 2014 è misteriosamente soppresso dopo pochi giorni, nonostante il boom di prenotazioni; una soppressione davvero sconcertante". "Apprezziamo gli sforzi del governatore Luciano D'Alfonso, anche su nostra sollecitazione, per far sì che Ryanair non lasci l'Abruzzo - dice invece il presidente di Confartigianato Commercio Pescara, Massimiliano Pisani - ma un impegno analogo serve per istituire immediatamente collegamenti da e per la Russia. Non volendo considerare i grandi hub aeroportuali come Roma e Milano, che hanno ben 22 collegamenti giornalieri, è significativo il caso della Toscana che, nonostante l'embargo, ha incrementato le esportazioni del 20,9%, sfruttando al meglio gli aeroporti minori, come quello di Pisa. Sempre in Toscana, lo scontrino medio di ogni cittadino russo è di 700 euro"

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