"Un muro di cemento con appartamenti vista mare verra' realizzato sulla riviera Sud di Pescara, accanto all'ex-Cofa, grazie a un comma inserito alla chetichella nella legge di Stabilita' e che i privati hanno potuto usare per cercare di ribaltare al Consiglio di Stato la sentenza con cui il Tar di Pescara aveva annullato il permesso rilasciato dal Comune. Un altro ecomostro dopo la caserma della Guardia di Finanza sul mare". E' quanto denuncia l'esponente di Rifondazione comunista Maurizio Acerbo. "Tutti dicono che le aree del Piano particolareggiato 2 sono preziose, uniche, strategiche. Noi - ha ricordato Acerbo in conferenza stampa - riuscimmo a bloccare il progetto autorizzato in maniera illegittima dal Comune di Pescara per tre edifici che andavano sulla riviera Sud di Pescara nelle aree adiacenti all'ex Cofa. Il Tar ci dette ragione e disse che il decreto Sviluppo e la legge regionale non si potevano applicare". "A dicembre - ha sottolineato - e' stato inserito tra i centinaia di commi della legge di Stabilita' un comma di interpretazione autentica di quella norma che invece viene in soccorso della societa' privata che deve costruire quell'intervento. La relatrice al Senato era la parlamentare abruzzese Federica Chiavaroli (Ncd). Ad approvare la norma e' stata la maggioranza Pd-Ncd. Sanno benissimo di aver fatto una cosa indecente perche' per sei mesi l'hanno tenuta nascosta. Una vergogna e un crimine contro la città", ha concluso Acerbo.
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