Molte aziende sanitarie italiane sono ancora carenti nella trasparenza sui bilanci: il 17% delle aziende non ha pubblicato il preventivo 2014 e l'8% non ha pubblicato il consuntivo 2013. Piu' critica la disponibilita' dei documenti in formato aperto (il 32% delle aziende e' inadempiente rispetto al consuntivo 2013 e il 40% rispetto al preventivo 2014) e in forma sintetica (il tasso medio di adempimento e' intorno al 51%). Sono i dati rilevati dall'Agenas nel rapporto su "Trasparenza, etica e legalita' nel settore sanitario" presentato oggi a Roma. Rispetto al bilancio preventivo, in 9 regioni (Valle D'Aosta, Trentino Alto Adige, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Basilicata) tutte le aziende sanitarie hanno pubblicato il documento, mentre Sicilia, Sardegna e Molise sono le regioni che presentano il piu' basso tasso di adempimento (rispettivamente 39%, 36% e 0%).
Complessivamente, la pubblicazione dei bilanci presenta notevoli differenze interregionali (con tassi di adempimento che variano dallo 0% al 100%) e livelli di adempimento inferiori all'atteso (ad esempio il preventivo 2014 e' presente solo nell'82% delle aziende), talvolta anche in regioni di rilevanti dimensioni e con una riconosciuta buona qualita' dell'amministrazione sanitaria, verosimilmente segno di un'attivita' ancora in evoluzione. Poco diffusa e' la pubblicazione dei dati di bilancio in forma sintetica e semplificata (la percentuale relativa al bilancio consuntivo 2013 e' del 58%) e dei dati in formato aperto (la percentuale relativa al bilancio preventivo 2014 e' del 60%). Tali risultati, sottolinea l'Agenas, indicano una tendenza delle aziende sanitarie a interpretare la trasparenza nell'impiego delle risorse pubbliche ancora come un adempimento burocratico la cui attuazione comporta la messa on line dei documenti originali, mentre minore attenzione e' riservata alla comprensibilita' e fruibilita' delle informazioni rese disponibili.
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