"Non voglio far chiudere l'aeroporto d'Abruzzo e voglio preservare i suoi lavoratori, ma deve esserci una presa di coscienza di quanto l'amministrazione regionale e il management dello scalo abbiano commesso azioni illecite". Lo ribadisce l'eurodeputata Daniela Aiuto (M5s), confermando che a breve incontrera' la commissaria Ue per la Concorrenza, Margrethe Vestager, competente in materia di aiuti di stato. Nel corso di una conferenza stampa a Pescara, l'eurodeputata ha sottolineato che "non si tratta di un incontro obbligato, sono io che l'ho voluto: presenteremo tutta la documentazione e probabilmente verranno presi dei provvedimenti per stoppare gli atteggiamenti illeciti della Regione Abruzzo; poi - ha aggiunto - la palla tornera' alla Regione, che dovra' trovare un nuovo modo lecito di sostenere l'infrastruttura". L'appuntamento con la commissaria segue l'interrogazione presentata a gennaio dalla Aiuto.
"Bisogna rimanere nel rispetto delle regole e della legalita' e non sottoporre l'amministrazione e i cittadini a sanzioni che molto probabilmente verranno da parte della Commissione europea".
"Tengo a precisare - ha osservato Aiuto - che non voglio far chiudere l'aeroporto e che voglio preservare i lavoratori della Saga. Per preservarli e' il vertice che va modificato, perche' si e' dimostrato non all'altezza. Siamo a giugno, il contratto con Ryanair e' in scadenza e non ancora si sa nulla del futuro di questo aeroporto perche' quella che pensavano fosse l'unica strada, cioe' pagare all'infinito la compagnia low cost, non ha nessuna prospettiva di essere resa lecita". Rispetto alle polemiche conseguenti alla sua attivita' sull'aeroporto, l'eurodeputata ha detto che "avere una reazione cosi' violenta nei miei confronti, quando io ho solo denunciato illeciti perpetrati per anni, significa che quegli illeciti vogliono essere perpetrati e, anzi, si va in Europa a giustificare tali atteggiamenti".
Secondo il M5s e' necessario "rivedere il flusso turistico reale che rimane in Abruzzo, rispetto a quanti passeggeri arrivano in aeroporto. Lo scalo al momento non porta turisti in Abruzzo, ma e' solo un punto di transito per passeggeri che vanno altrove e portano i loro soldi altrove. Dovremmo cercare seriamente di creare pacchetti turistici, promuovendo realmente il brand Abruzzo in Europa, per far si che l'aeroporto sia veramente di servizio al turismo abruzzese. Bisogna dare una ragion d'essere a questa infrastruttura. Viviamo ancora con l'idea che fatta l'infrastruttura e' l'infrastruttura stessa a generare flussi di traffico: non e' cosi'. Lo scalo pescarese va male perche' va male il turismo in Abruzzo. Bisogna lavorare per generare flussi turistici seri", ha concluso.
D'Alessandro replica: al lavoro per alleare le regioni sulla stessa battaglia
"Due leggi sono state approvate in questa legislatura ed entrambe hanno ottenuto il crisma delle legittimità proprio perché scritte in ragione dell’ormai consolidata giurisprudenza costituzionale che recepisce i dettami dell’Unione Nel futuro ci si attende che il tema delle modifiche sia fatto non da una sola regione, ma dall’insieme delle regioni che vivono la stessa problematicità. Il Presidente D’Alfonso lavora nella Conferenza delle regioni a Roma e nella commissione Coter a Bruxelles per alleare le regioni italiane ed europee sulla stessa battaglia. Certo, se l’Aiuto ci aiutasse invece di remare contro, forse agevolerebbe il lavoro di chi cerca di cambiare le cose e di non arrendersi all’inevitabile", dichiara Camillo D'Alessandro in una nota.
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