Il Consiglio regionale (con 18 voti favorevoli, 5 contrari e 3 astensioni) ha approvato la legge a favore di Abruzzo Engineering. La norma prevede un impegno finanziario complessivo della Regione per circa 6 milioni di euro, ripartito sui bilanci 2015 e 2016. Le somme serviranno, oltre alla definizione della revoca delle procedure di liquidazione, all'acquisto del 30 per cento del capitale attualmente detenuto da Selex. Questa quota portera' la partecipazione della Regione al 90 per cento, consentendo di qualificare la societa' come "in house" a cui affidare direttamente commesse, senza bando. Nella legge viene esplicitato che Abruzzo Engineering, dopo questo intervento, dovra' operare in piena autosufficienza finanziaria
"Non riesco a capire a cosa sia servita una vera e propria maratona ostruzionistica di quasi 30 ore, sia in commissione, che in aula, con vere e proprie barricate nei confronti della nostra proposta, quando alla fine, non solo l'ex Governatore Chiodi non e' stato presente in aula, ma il suo capogruppo ha ritenuto di doversi astenere nella votazione finale". Cosi' il capogruppo del Partito Democratico, Sandro Mariani, evidenzia la spaccatura e le assenze in seno a Forza Italia sull'approvazione nella lunga maratona consiliare del provvedimento sul salvataggio di Abruzzo Engineering. "Appare giustamente laconico il commento dell'ex Governatore Chiodi in merito all'approvazione della legge che ha salvato 'Abruzzo Engineering' ed al tempo stesso garantire un nuovo slancio alla ricostruzione - continua -. Al suo, ritorno al passato per la Regione Abruzzo contrappongo un ben piu' rilevante ritorno al futuro, nel sottolineare come attraverso l'approvazione di questa norma, non abbiamo soltanto salvato il futuro lavorativo di 180 famiglie abruzzesi, ma abbiamo dato linfa vitale al Genio Civile ed ai comuni del cratere ed al tempo stesso prodotto un risparmio di ben 20 milioni di euro per le tasche dei contribuenti". "Probabilmente - conclude Mariani - mentre la nostra maggioranza ha dato prova di compattezza, resistenza, capacita' di lavoro e di produrre risultati tangibili, all'interno del gruppo consiliare di Forza Italia, deve essere cortocircuitato qualcosa, che ha prodotto le defezioni di molti membri durante la discussione e l'inspiegabile astensione finale".
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