Ammonta a 7 miliardi e 977 milioni di euro (circa un miliardo e 400 milioni in piu' dell'anno precedente) il bilancio di previsione 2016 della Regione Abruzzo, approvato in nottata dal Consiglio regionale. Sul fronte delle entrate, oltre a un avanzo di amministrazione pari a un miliardo e 536 milioni di euro, 2 miliardi e 791 milioni arriveranno da tributi e gettiti erariali, 237 milioni da trasferimenti correnti, 71 milioni da entrate extratributarie, 541 milioni da entrate in conto capitale, un miliardo e 797 milioni da partite di giro. Per quanto riguarda le spese, invece, tra le piu' significative spiccano i servizi istituzionali, generali e di gestione, a cui saranno destinati 438 milioni di euro; a istruzione e diritto allo studio 4 milioni 605mila euro; al turismo 3 milioni 601mila euro; all'assetto del territorio ed edilizia abitativa 30 milioni 195mila euro; allo sviluppo sostenibile, tutela del territorio e dell'ambiente 50 milioni di euro; ai trasporti e diritto alla mobilita' 217 milioni di euro; al soccorso civile 16 milioni di euro; alla tutela della salute 2 miliardi e 52 milioni di euro; allo sviluppo economico 13 milioni di euro. Tra gli altri provvedimenti collegati ai documenti contabili ci sono la moratoria all'apertura di nuovi centri commerciali fino a maggio 2018, la proroga per la sanatoria dei sottotetti e la previsione della servitu' di allagamento nei pressi dei corsi d'acqua, che istituisce il divieto di qualsiasi tipo di insediamento fino a una distanza di 400 metri dagli argini dei fiumi
Il commento dell'assessore regionale Silvio Paolucci
"Si tratta di un bilancio che lascia scarsi margini di manovra e che dovra' necessariamente subire una rivisitazione in occasione dell'assestamento generale di fine luglio". Cosi' l'assessore regionale Silvio Paolucci, a proposito del bilancio della Regione Abruzzo . "Il bilancio approvato in nottata - prosegue - costituisce il primo documento di programmazione predisposto con i nuovi schemi di bilancio previsti dal D. Lgs. 118/2011 e successive modificazioni. Si tratta della cosiddetta norma riguardante l'armonizzazione dei sistemi contabili pubblici con la quale il legislatore prevede che il sistema contabile garantisca informazioni omogenee e validamente confrontabili tra tutti i diversi livelli di governo territoriale Non si tratta di un passaggio indolore: come ogni strappo con il passato la nuova contabilita' comportera' le ridefinizione di vari aspetti, principi e modus operandi per tanti anni considerati immodificabili, rimettendo in gioco anche concetti consolidati. Si evidenzia l'esigenza di tutti, parte politica ed amministrativa, di modificare i propri comportamenti gestionali ed avviare un percorso di revisione delle modalita' di rappresentazione dei fatti aziendali basato sui "principi contabili" definiti dal nuovo sistema contabile" . L'assessore evidenzia poi "come la manovra nel suo complesso sia stata orientata prioritariamente a dare attuazione alle richieste della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti cercando di garantire, in attesa della definizione del riaccertamento straordinario dei residui e della approvazione del rendiconto 2013, 2014 e poi 2015 un adeguato stanziamento nella voce disavanzo in linea con quanto previsto dal piano di rientro approvato con deliberazione di giunta ed in corso di valutazione da parte dei revisori del Conto. In quest'ottica - spiega Paolucci - e' da leggere l'accantonamento previsto in questo bilancio riportato nel disavanzo d'amministrazione, quantificato in euro 69.410.000,00 comprensivo della quota annuale relativa al piano di rientro di cui all'articolo 9 del D.L.78/2015 ( pari a 61,3 milioni) della quota annuale del rimborso finanziamento liquidita ai sensi del Dl 35/2012 ( circa 5 milioni di euro) e della quota annuale del Fondo Crediti di dubbia esigibilita' ( circa 2,5 milioni) calcolato in applicazione del d. Lg. 118/2011 e dei principi contabili in attesa di una quantificazione definitiva che potra' essere effettuata solo al termine del riaccertamento straordinario dei residui.E' importante segnalare, comunque che al termine del riaccertamento straordinario dei residui il valore potrebbe subire solo una riduzione a seguito dell'eliminazione di alcuni residui attivi. In totale, quindi, 77,5 milioni di euro del bilancio sono posti a presidio e tutela degli equilibri di bilancio.Si tratta di una previsione di non poco conto se consideriamo il bilancio non nel suo complesso ma esclusivamente nella sua quota disponibile. Se , infatti proviamo a disaggregare le voci del bilancio in una lettura piu' organica e meno tecnica,
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