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Pubblicato il 23/09/2015 15:03

Armani (Anas): progetti vanno definiti congiuntamente con enti

"Anas non appaltera' mai piu', almeno fino a quando ci saro', appalti con progettazione preliminare che gia' si sa che cambiera', soltanto per arrivare a questi impegni cogenti e definitivi per cui i fondi vengono sicuramente accreditati. Questo e' un meccanismo demenziale che e' stato creato per cui i fondi vengono restituiti a scadenza". Lo ha detto all'Aquila, il neo presidente dell'Anas Spa, Gianni Vittorio Armani, a margine dell'incontro con gli amministratori della provincia aquilana per parlare della dorsale appenninica Rieti-L'Aquila-Navelli-Bussi e del collegamento veloce L'Aquila-Pescara. "Bisogna entro una certa data - ha aggiunto - definire l'accordo vincolante, poi la burocrazia ha tutta una serie di ritardi, e l'unica cosa che si puo' comprimere e' la progettazione e allora si mettono in appalto con impegni cogenti e definitivi, progetti sicuramente non all'altezza, in questo modo si creano contenziosi. Per dare un numero Anas ha 13 miliardi di euro di contenziosi in corso su 22 miliardi di euro di asset, quindi piu' o meno quasi il valore dell'azienda".

"I progetti devono essere definiti in modo congiunto con gli enti locali e non cambiare quando cambiano le amministrazioni, questa e' una cosa fondamentale perche' poi trovarsi con il cantiere in corso e il progetto che cambia, e' fonte sicuramente di contenzioso e di blocco del cantiere". Lo ha detto all'Aquila, il presidente dell'Anas, Gianni Vittorio Armani, nel suo intervento con gli enti locali per illustrare, in particolare, il progetto della dorsale appenninica Rieti-L'Aquila-Navelli-Bussi e del collegamento veloce L'Aquila-Pescara. "In una regione complessa - ha aggiunto - come quella dell'Abruzzo, dove ci sono sicuramente problematiche geologiche importanti, c'e' un tessuto urbanizzato diffuso che va preservato e tutelato e un paesaggio di primaria bellezza; chiaramente i progetti devono essere definiti in modo congiunto. Stiamo lavorando - ha proseguito Armani - sul progetto della Statale 17, su cui la decisione sul tracciato deve essere concordata con gli enti locali, e questa e' una prerogativa fondamentale".

 I dipendenti della prefettura di Chieti in stato di agitazione contro l'accorpamento dell'ufficio teatino alla prefettura di Pescara. I lavoratori della prefettura di Chieti, riuniti oggi in assemblea sindacale, hanno ribadito con forza la propria contrarieta' sulla riorganizzazione del ministero degli Interni che prevede l'accorpamento alla prefettura di Pescara. "La Provincia di Chieti per dimensione geografica, abitanti, numero comuni, insediamenti produttivi ha tutti numeri per non essere toccata - sottolineano in una nota diffusa a margine dell'assemblea dei lavoratori i tre segretari dei sindacati Cgil LP, Uil Pa e Cisl FP - la chiusura dei presidi dello Stato sul territorio significa di fatto un arretramento dei presidi di legalita' con tutte le nefaste conseguenze sulle attivita' di contrasto alla delinquenza, infiltrazioni malavitose senza dimenticare tutti i servizi offerti al territorio, a partire dalla gestione degli immigrati. La soppressione della prefettura di Chieti inoltre non tiene conto di quanto pattuito il 3 novembre 2014 con il Piano di recupero delle caserme che ha stabilito, a fronte di un importante investimento del Mef, Chieti citta' pilota a livello nazionale di questa tipologia di interventi con la finalita' del recupero di Strutture demaniali". L'assemblea dei lavoratori al termine dei lavori ha dato mandato alle segreterie territoriali dei sindacati, rappresentati da Paola Pugliesi (Cgil FP Chieti), Gabriele Martelli (Cisl FP Chieti) e Donato D'Arcangelo (Uil Pa) di "dichiarare lo stato di agitazione con rinvio a successive comunicazioni su dichiarazione e di sciopero e manifestazione" e di "coinvolgere ad ogni livello istituzionale, locale e regionale, l'intervento nei confronti dello stato centrale al fine di modificare i provvedimenti ad oggi assunti e scongiurare la chiusura della Prefettura di Chieti"

 "Quella dei cantieri e' una programmazione molto importante in ripartenza, le cui complessita' sono principalmente operative. Ci scontriamo rispetto ad un tessuto normativo di collaborazione tra cliente e fornitore nel mondo delle opere civili molto complesso". Lo ha detto all'Aquila il presidente dell'Anas, Gianni Vittorio Armani, durante l'incontro avuto con le istituzioni regionali e locali per parlare della dorsale appenninica Rieti-L'Aquila-Navelli-Bussi e del collegamento veloce L'Aquila-Pescara. "Moltissime imprese fallite con cui normalmente in altri ambiti, il contratto sarebbe stato risolto e riappaltato dalla societa' appaltatrice, invece, con la normativa italiana - ha osservato - sono stati sospesi e un contratto sottoscritto con Anas diventa una proprieta' privata dell'azienda fallita che la puo' rivendere liberamente. Questa e' una limitazione della liberta' del concessionario abbastanza curiosa che ha determinato dei ritardi importanti nell'implementazione delle infrastrutture. Questa parentesi sembra chiusa"

"Stiamo puntando in maniera molto forte anche sul settore della manutenzione. E' vero che bisogna fare opere nuove, allargare, potenziare ma buona parte del patrimonio stradale che gia' esiste e realizzato dai nostri predecessori, ha un grande valore e deve essere preservato, questo e' una focalizzazione centrale". Lo ha detto all'Aquila, il presidente di Anas Spa, Gianni Vittorio Armani, nel corso di un incontro con le istituzioni regionali e locali per fare il punto su alcune opere in cantiere nel capoluogo di regione e a Pescara.

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