Un incremento delle presenze di vacanzieri negli alberghi e nelle strutture turistiche di Chieti e provincia, quantificato in media nel 10% in piu' rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e un fatturato in crescita di circa il 5%. E' quanto emerge dai dati di Confcommercio che ha interpellato 32 imprese turistiche della provincia, tra alberghi e stabilimenti balneari, per verificare l'andamento della stagione estiva. La montagna, sondaggio di Confcommercio alla mano, ha fatto un aumento delle presenze quantificato in un paio di punti percentuali.I prezzi applicati dalle imprese turistiche sono ''congelati'' da tempo e molto concorrenziali tra loro proprio per raddrizzare un mercato in sofferenza. ''Ci siamo mossi da soli in quanto la Regione - dice Marisa Tiberio, presidente provinciale Confcommercio Chieti - da anni non fornisce i dati statistici ufficiali di fine stagione sui flussi turistici in entrata e sulla relativa provenienza dei vacanzieri. Inoltre non conosciamo i flussi extralberghieri, ovvero in affittacamere e strutture simili, che muovono un volume di affari quasi pari agli alberghi. Il nostro territorio ha confermato, anche quest'anno, tutto il suo fascino dal punto di vista turistico ed e' chiaro che bisogna credere di piu' nelle potenzialita' vacanziere di Chieti e provincia''. ''Sono piaciuti in particolare- conferma Tiberio- i prezzi concorrenziali rivolti ai gruppi ed alle comitive che hanno scelto di trascorrere alcuni giorni di vacanza sulle nostre montagne''. Per il futuro la parola d'ordine di Confcommercio e' destagionalizzare l'offerta turistica puntando sul mercato di giugno e settembre: ''Ad esempio per settembre, quando gli alberghi sono vuoti per il 50 - 60% si puo' pensare, tutti insieme, enti pubblici e privati, di reclamizzare le nostre bellezze turistiche facendo sapere che si puo' visitare la provincia di CHIETI a prezzi convenientissimi. Ci sono stati segnalati frequenti casi di pernotti in albergo anche di un solo giorno rispetto al tradizionale week-end lungo di tre giorni o a quello classico di due giorni. In questi casi - sottolinea Tiberio- i margini di guadagno per gli operatori sono veramente ristretti e quindi si puo' tentare di implementare l'offerta in questo periodo dell'estate''.
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