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Pubblicato il 03/11/2013 23:11

Banca Tercas, Legnini: auspico un ruolo chiave per le Fondazioni

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"Adesso occorre guardare avanti, salvaguardando i risparmiatori, l'occupazione e un mercato del credito aperto e intelligente"

"Nell'operazione di salvataggio del gruppo bancario Tercas-Caripe auspico che le fondazioni abruzzesi possano avere un ruolo da protagoniste a tutela dell'autonomia societaria e patrimoniale delle aziende creditizie e del sistema economico abruzzese, in partnership con il socio industriale Banca popolare di Bari, indicato dalla Banca d'Italia e ratificato dalla Fondazione Tercas". Lo ha dichiarato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Giovanni Legnini, in risposta alla sollecitazione formulata ieri dai rappresentanti delle forze economiche di Pescara.

"Concordo - ha aggiunto - con le preoccupazioni espresse dal mondo economico di Pescara e non solo, tanto piu' che la vicenda Tercas si colloca a valle di una profonda ristrutturazione del sistema creditizio abruzzese, figlia della crisi, di episodi di mala gestione e di scelte discutibili. Adesso occorre guardare avanti, salvaguardando i risparmiatori, l'occupazione e un mercato del credito aperto e intelligente, soprattutto per le piccole e medie imprese e per la famiglie, la cui grave restrizione e' stata causa ed effetto della grave recessione di questi anni".

"Il salvataggio delle banche - ha sottolineato - non e' compito del Governo, che e' titolare del solo potere di controllo sulle fondazioni bancarie a mezzo del MEF, e tantomeno della politica, sin qui accusata di ingerenze e impropri collegamenti con il mondo bancario. Consapevole e convinto di tali limiti, ho seguito costantemente l'evoluzione della crisi Tercas-Caripe, non quale membro del Governo, ma quale rappresentante istituzionale del territorio. La crisi del gruppo bancario si e' rivelata piu' grave del previsto fino ad ipotizzare la liquidazione coatta amministrata, uno scenario catastrofico non solo per il territorio abruzzese. Grazie all'intervento del fondo interbancario per la tutela del risparmio e alla disponibilita' della Banca popolare di Bari, che garantiranno un corposo apporto di liquidita' fuori dalla portata di qualunque soggetto finanziario abruzzese, i risparmiatori sono tutelati e il gruppo bancario avra' una prospettiva".

"Ora - ha concluso Legnini - bisogna far in modo che le fondazioni e le forze economiche abruzzesi siano co-protagoniste del progetto di rilancio, che non mi risulta ci sia ancora e che andra' urgentemente costruito. Tutti dobbiamo remare in tale direzione, e io mi sento impegnato in tal senso, consapevoli dell'autonomia decisionale delle fondazioni bancarie da preservare, ma da indirizzare alla cura degli interessi collettivi".

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