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Pubblicato il 07/09/2016 14:02

Banche, rush finale per la cessione delle 'good bank'

Procedono con migliori auspici le trattative sulla cessione delle quattro "good bank" nate dalle risoluzione di Banca Etruria, Banca Marche, Cari Chieti e Cari Ferrara, trattative destinate, in teoria, a concludersi entro il prossimo 30 settembre. Il presidente delle quattro banche Roberto Nicastro starebbe conducendo infatti in parallelo - per conto del vero venditore che e' in questo caso sostanzialmente la Banca d'Italia - vari confronti con vari interlocutori, italiani e stranieri. Pur in mancanza di conferme ufficiali, voci autorevoli di mercato indicano nella Banca popolare dell'Emilia Romagna (Bper) il soggetto italiano piu' attivo, interessato piu' a due delle banche in vendita (Etruria e Marche) che a tutte, ma non chiuso a possibili evoluzioni; seguirebbe la Bnl, branch italiana del gruppo Bnp Paribas; e alcuni fondi internazionali. La scadenza del 30 settembre e' stata fissata dal governo nel negoziato con le autorita' europee, ma e' chiaramente derogabile - si sottolinea in ambienti romani interessati alla questione - allo scopo di dare alle parti il tempo necessario per definire i dettagli di quella che comunque, per la fine del mese, sara' la strada prescelta. Si potra' insomma slittare di qualche settimana senza che scattino ripercussioni istituzionali problematiche: quel che conta, anche agli occhi dell'Europa, e' che si arriva ad un esito praticabile. Una scadenza inderogabile rappresenterebbe invece per i venditori una clausola capestro  perche' darebbe troppo potere contrattuale ai pretendenti. Anche nel caso della privatizzazione dell'Ilva i termini fissati al'inizio sono stati prorogati. Oltretutto e' anche interesse dei compratori misurare l'andamento nel tempo delle good banck dopo la "pulizia" dalle sofferenze. I quattro istituti nel primo trimestre hanno perso complessivamente 50 milioni di euro, nel secondo poco di piu', quindi e' lecito parlare di una situazione gestionale che si avvicinera' nei prossimi mesi, dopo il bagno di sangue reso necessario dalle troppe sofferenze accumulate, al sostanziale pareggio.

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