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Pubblicato il 19/10/2016 22:10

Bandi europei e fondi strutturali, botta e risposta tra Fi e Regione

Acceso dibattito sull'impiego dei Fondi europei da parte della Regione Abruzzo, con i consiglieri regionali Febbo e Sospiri (Fi) che dipingono un "Abruzzo all'anno zero per quanto riguarda l'utilizzo dei fondi della nuova programmazione e quindi l'uscita dei Bandi regionali" e il direttore generale dell'ente, Cristina Gerardis, che replica elencando, a smentire le affermazioni degli esponenti dell'opposizione, le iniziative intraprese dalla Giunta. A sostegno di Gerardis arriva il vicecapogruppo Pd, Alberto Balducci, che accusa la precedente Giunta di centrodestra di 'lassismo' e sottolinea come, con l'attuale Giunta, negli uffici si lavoro' 'anche di sabato e domenica pur di raggiungere il 100% dell'impegno dei fondi europei 2007-2013 (poi effettivamente conquistato)". Un'affermazione alla quale Febbo risponde chiedendo come mai, "dopo due anni e mezzo di governo D'Alfonso, non sia stato ancora inserito nel Bilancio il co-finanziamento regionale relativo alla quota Fesr che ammonta a 12 milioni". "Senza quella parte di co-finanziamento - aggiunge Febbo - si tengono bloccati piu' di 230 milioni di euro e quindi, di riflesso, zero bandi per la nostra economia regionale. Invito la maggioranza a fare una seria autocritica riconoscendo gli errori e gli orrori commessi sulla ristrutturazione forzata voluta dal suo presidente che ha bloccato di fatto il lavoro dei Dipartimenti e creato solo confusione e disorientamento tra il personale regionale".

I consiglieri Febbo e Sospiri fanno notare che "esaminando la delibera di Giunta n.460/16 del 12 luglio 2016, nella parte 'Obiettivi strategici e operativi delle strutture regionali', ossia il carico del lavoro e gli obiettivi che ogni dirigente e' chiamato a portare a termine entro 30 giugno, 30 settembre e 31 dicembre, emerge che il 95%, fissato al 30 settembre, dei risultati non e' stato ne' pensato ne' pianificato ne' tantomeno iniziato, ma solo scritto sulla carta. C'e' quindi il serio rischio di disimpegnare molte delle risorse disponibili". Gerardis sottolinea che "le competenti strutture regionali, oltre a sanare i pregiudizi ereditati dal passato" hanno messo in campo attivita' con relativo "cronoprogramma, gia' condiviso con le Parti Sociali e nel pieno rispetto di quanto stabilito dal Comitato di Pilotaggio" ed elenca quindi le 17 iniziative. 

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