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Pubblicato il 16/11/2016 11:11

Bankitalia, i dati confermano la moderata ripresa in Abruzzo

Aumento delle vendite e della produzione, modifiche al rialzo della spesa programmata dalle aziende, crescita dell'export, lieve aumento dell'occupazione e miglioramento delle condizioni creditizie: proseguita, in Abruzzo, nei primi sei mesi del 2016, la fase moderata di ripresa dell'economia. Emerge dall'aggiornamento congiunturale di Banca d'Italia. Criticita' restano nel settore delle costruzioni: l'attivita' produttiva continua ad essere frenata dalla debolezza degli investimenti in nuova edilizia residenziale, nonostante una ripresa delle compravendite di immobili. Dall'indagine emerge che nell'industria manifatturiera gli ordini hanno registrato un'espansione sia nella componente estera sia in quella interna; a questo si e' accompagnato un aumento delle vendite e della produzione, piu' pronunciato per le imprese di maggiori dimensioni. Nel terziario, segnali di consolidamento della ripresa arrivano dai comparti del turismo e dei trasporti. Export cresciuto dal 7,3% al 13,6%, con il consolidamento della domanda nei Paesi Ue e con la ripresa delle vendite negli Stati Uniti e nei Paesi asiatici. Il numero degli occupati e' cresciuto dell'1,6%; la cig e' scesa del 44% e il tasso di disoccupazione e' passato dal 13,1% al 12,1%. I prestiti bancari sono cresciuti dell'1,1%. Nel complesso, la situazione e' migliore per le aziende di dimensioni piu' grandi, mentre fanno ancora fatica ad agganciare la ripresa le piccole e medie imprese. Alla presentazione del rapporto 'L'economia dell'Abruzzo', in corso all'auditorium Petruzzi, stanno partecipando, tra gli altri, il direttore regionale di Bankitalia, Luigi Micco, il ceo di Valagro spa, Giuseppe Natale, e l'economista Giuseppe Mauro.

Nel complesso la situazione economica abruzzese continua a migliorare, seppur con la permanenza di criticita' nel settore dell'edilizia e per quanto riguarda le piccole e medie imprese. Sono le esportazioni, secondo Bankitalia, a far si' che i segnali di ripresa possano essere considerati "stabili": l'Abruzzo e' la terza regione per contributo alla dinamica dell'export nazionale, con dati migliori della media italiana. Se per meta' l'export abruzzese dipende dai trasporti e dal polo automotive, l'altro 50% e' frutto delle esportazioni si macchinari, elettronica (con il polo della Marsica), prodotti in metallo e chimica-farmaceutica. Cresce leggermente l'occupazione, anche con un aumento dei contratti a tempo indeterminato, ma c'e' comunque un rallentamento rispetto allo scorso anno determinato dalla cessazione degli incentivi. L'incremento del credito riguarda anche i prestiti alle famiglie (+2,4%); scesi, inoltre, i tassi di interesse praticati dalle banche. L'incidenza delle nuove sofferenze (3,8%) continua pero' a collocarsi su livelli superiori rispetto al dato nazionale. "Si conferma il moderato recupero dell'economia abruzzese che si colloca a mezza via tra le regioni settentrionali e quelle meridionali - commenta il direttore regionale di Banca d'Italia, Luigi Micco - Dati positivi soprattutto per le imprese orientate all'esportazione, in particolare verso altri paesi Ue, Stati Uniti e Asia. C'e' una ripresa anche dell'attivita' farmaceutica e qualche segnale positivo per il turismo. Il settore dell'edilizia presenta ancora dei problemi". "I segnali di ripresa sono un po' piu' diffusi rispetto ai periodi precedenti - afferma Valter Di Giacinto, di Bankitalia regionale - ma le piccole imprese soffrono ancora. Devono saper puntare sui bandi e sugli incentivi che ci sono per la ricerca e lo sviluppo. Ricerca, innovazione, internazionalizzazione, le politiche industriali ormai vanno in questa direzione. Ci auguriamo che anche le nostre piccole imprese sappiano trarne beneficio perche' sarebbe davvero la svolta"

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