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Pubblicato il 30/03/2016 22:10

Campo (Uil) chiede uno stop agli aumenti delle tasse locali

 "Sulle tasse locali fermiamo l'aumento continuo, diamoci un taglio". Ad intervenire e' il segretario geneale della Uil Abruzzo, Roberto Campo. "In 2 anni, i cittadini a livello nazionale - afferma il sindacalista - hanno pagato 7 miliardi in piu' di tasse locali (da 42 miliardi, siamo arrivati a 49), un +16,7%, che vale 308 euro a testa in piu' in due anni, che portano il totale medio annuo di tasse locali che paghiamo a 1.969 euro. In Abruzzo, Pescara supera la media nazionale: 2.017 euro di tasse locali, con la doppia penalizzazione dell'addizionale regionale Irpef a 415 euro pro-capite (invece che a 389 euro, media nazionale) e dell'addizionale comunale Irpef a 192 euro pro-capite (invece che a 156 euro, media nazionale). Come se non bastasse, il Comune di Pescara si segnala per incivilta' fiscale con la sua esenzione secca on/off a 10mila euro, di cui beneficiano pochissimi poveri, nessun lavoratore e tanti evasori fiscali. Ne' l'addizionale regionale, dunque, ne' quella comunale prevedono scaglioni di reddito. Gli altri capoluoghi dell'Abruzzo - prosegue Campo - sono complessivamente sotto la media nazionale, non pero' per l'addizionale regionale Irpef, ovviamente, ne' per quella comunale, ad eccezione dell'Aquila. L'imminente uscita dell'Abruzzo dal commissariamento della sanita' - osserva il segretario Uil - rende ineludibile un piano di rientro su valori normali delle tasse regionali, addizionale regionale Irpef ed Irap. Va respinta ogni altra opzione che pretenda di mantenere la penalizzazione fiscale a danno di cittadini ed imprese anche dopo il pareggio dei conti della sanita': finito lo scopo, finita la tassa. L'Abruzzo e' tra le 6 peggiori regioni d'Italia per quantita' e qualita' dell'addizionale regionale Irpef: paghiamo uno 0,50% in piu' (cioe', l'1,73% invece dell'1,23% che pagano le regioni non commissariate per i deficit dei conti della sanita'); per di piu', paghiamo con un'aliquota secca, senza scaglioni di reddito. Solo nel 2013-2014 abbiamo potuto fare accordi con la Regione di parziale restituzione delle tasse aggiuntive e introduzione degli scaglioni di reddito. Ora, abbiamo fatto come sindacati due richieste alla Regione che riteniamo irrinunciabili: definitivo superamento dell'aliquota secca: vogliamo gli scaglioni di reddito, nello spirito e nella lettera della Costituzione; un piano di graduale, strutturale ed integrale restituzione delle tasse punitive aggiuntive che abbiamo subito a causa del commissariamento della sanita': le tappe devono essere sostenibili per il bilancio regionale, ma l'obiettivo dell'eliminazione della fiscalita' di svantaggio in Abruzzo deve essere colto. Cancellata la fiscalita' punitiva di svantaggio - dice infine Campo - si dovra' iniziare il capitolo della fiscalita' di vantaggio, a favore di chi investe e crea occupazione stabile: uno strumento da cui non si puo' prescindere per una buona ripresa economica ed occupazionale"

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