"I Paesi a piu' alto tasso di corruzione sono quelli a piu' basso tasso di ricerca": lo ha detto Raffaele Cantone, Presidente dell'Autorita' nazionale anticorruzione Anac nel corso del dibattito con Ezio Mauro su "Il prezzo della corruzione" a Pescara. Cantone ha fatto l'esempio degli appalti dove imprese hanno interesse a vincere e non a fare innovazione, ma assumono personale che puo' essere utile a ottenere l'appalto.
Sul versante corruzione "il vero disastro sono le societa' pubbliche", create dopo Tangentopoli "come vero e proprio escamotage. All'Atac sono state assunte 700 persone senza concorso e ci meravigliamo degli appalti?". "La riforma in assoluto la piu' criminogena non e' una riforma penale, ma quella del Titolo Quinto della Costituzione, perche' ha spostato la capacita' di spesa e i meccanismi di controllo. La riforma del 2000 ha creato centri di spesa che si sono sovrapposti a quelli centrali". Lo ha detto nel suo intervento a la Repubblica delle Idee Raffaele Cantone.
"Il sistema post Tangentopoli ha portato una serie di norme che hanno finito per favorire la corruzione: la modifica del falso in bilancio, dei reati fiscali, della prescrizione. Siamo l'unico Paese che ha cambiato la prescrizione della corruzione e nessuno ha avuto nulla da dire"
"Un Papa che parla di corruzione non l'avevamo mai visto. La Chiesa ha fatto scelte vere di discontinuita' nella lotta alla mafia, come un pezzo dell'imprenditoria ha fatto ugualmente scelte significative nella lotta alla mafia". Per Cantone, presidente dell'Autorita' nazionale anticorruzione e secondo il quale il cambiamento deve comunque partire dal basso, sono segnali positivi. "Quando in Germania qualcuno mi ha detto 'voi siete antropologicamente mafiosi e antropologicamente corrotti' ho risposto 'non mi risulta che Falcone sia nato a Dusseldorf'
"Ce la faremo, ce la dobbiamo fare, ma ce la faremo con il fiatone". Lo ha detto a proposito dei lavori preparatori e delle verifiche sugli appalti per il Giubileo, che iniziera' l'8 dicembre, il presidente dell'Autorita' nazionale anticorruzione (Anac) Raffaele Cantone, intervistato da Sky Tg24 a Pescara. Cantone ha partecipato all'incontro dal titolo 'Il prezzo della corruzione' nell'ambito dell'evento 'la Repubblica delle idee', organizzato dal quotidiano.
"Sono contrario, e l'ho detto in altra occasione, all'innalzamento a 3000 euro della soglia per l'uso del contante. Cosi' come la riduzione a 500 euro non ha eliminato l'evasione fiscale. Sono pannicelli caldi. Cosi' non si fa lotta all' evasione, c'e' bisogno di stabilita' normativa". Lo ha detto il presidente dell'Autorita' nazionale anticorruzione Raffaele Cantone a Pescara. "Non credo che l'aumento sia di per se' sbagliato, e' l' essere arrivati a 500 e risalire a 3000 che da' l' impressione che purche' si spenda, va bene. La questione e' che ogni anno le norme vengono sistematicamente cambiate, ma non si puo' fare questo solo per risolvere problemi di bilancio".
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