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Pubblicato il 03/07/2015 15:03

Case e Map, Cialente: si deve pagare

"Sono molto preoccupato per cio' che sta accadendo, con gli assegnatari di alloggi Case e Map che, fuorviati da prese di posizione politiche sconsiderate da parte di alcuni consiglieri o da nobildonne, e guidati dall'avvocato Corti, si avviano verso una sorta di sciopero fiscale. Mi rivolgo a loro ma, soprattutto, a tutti i cittadini aquilani, ribadendo e spiegando, per l'ultima volta, come stanno le cose". Esordisce cosi', in una nota, il sindaco dell'Aquila Massmo Cialente.

"Le recenti sentenze della Corte dei Conti e del Tar - spiega - costringono i dirigenti comunali a riscuotere canoni e utenze, nelle forme previste dalle leggi dello Stato, che ha detto basta all'assistenzialismo, nonche' in base alle norme dettate dal Consiglio comunale. Per quanto riguarda gli affitti, coloro che erano affittuari in case classificate E, rispetto a cittadini affittuari in Case B e C, hanno la fortuna di pagare canoni irrisori, posto che questi sono di 2,60 euro al metro quadro, arrivando a 1,5 euro al metro quadro a Bagno o ad Arischia. Inoltre la giunta comunale, per andare incontro alle situazioni piu' difficili, ha previsto, per le fasce reddituali piu' basse, fitti di 15- 25 o, al massimo, 50 euro al mese, indipendentemente dalla cubatura dell'appartamento, costo minore quindi di tre pacchetti di sigarette. Non pagare questi affitti, con i cui ricavi si coprono le spese per le manutenzioni dei 5mila 600 alloggi del complesso Case e Map - osserva il primo cittadino - vuol dire pretendere che tutti gli altri cittadini aquilani, che si pagano i propri affitti e la gestione dei propri appartamenti, si debbano far carico di assistere altri cittadini. Quindi si deve pagare, anche perche', tranne pochissimi reali indigenti totali, credo che tutti possano arrivare a 15 euro al mese. Ripeto ancora una volta che, per tutti gli altri, pagare al massimo per 100 metri quadri 260 euro al mese, nel quartiere di Sant'Antonio, e' un privilegio raro rispetto alle altre famiglie, non assegnatarie di alloggi Case e Map, che ne pagano fra 600 ed 800. Quanto al canone condominiale o di compartecipazione, la gestione ordinaria di questi 5mila 600 alloggi, tra Case e Map, si aggira intorno ad una cifra superiore ai 2 milioni l'anno, che il Governo ha deciso di non tirare piu' fuori, dicendo: 'adesso basta'"

"Lo scorso anno solo per gli interventi sui Map - ricorda il sindaco - il Comune dell'Aquila ha speso oltre 300mila euro, soldi di tutti i cittadini aquilani, ai quali non intendo chiedere di assistere 1.114 nuclei familiari. Anche in questo caso le quote sono peraltro bassissime. Trovo pertanto pretestuoso ed inaccettabile, ed il Comune infatti non lo accettera', che non si paghino queste somme, come peraltro previsto dalla legge. Basta con questo assistenzialismo preteso da alcune persone che scambiano la solidarieta' con un privilegio!. Per quanto riguarda i pagamenti delle utenze, alla luce della sentenza del Tar, i cittadini devono pagare le bollette, sino al 2013, sulla base dei consumi individuali. Non vi sono scusanti, dunque, per le morosita', se non quella di volerci marciare"

"Per i morosi delle spese di riscaldamento, per i quali ricordo, tra l'altro, che il Comune dell'Aquila ha accettato anche una rateizzazione - torna a ribadire il primo cittadino - scatteranno dunque tutte le procedure per il recupero dei crediti, previste dalla legge, nonche' gli sfratti. Su questo aspetto non ho alcuna remora. Se qualcuno intende ricorrere alla Corte di Giustizia europea lo faccia pure ma, intanto, paghi. Ogni mese, infatti, arrivano le bollette di Enel Gas, il Comune dell'Aquila sta anticipando le somme, ma le messe in mora che questi signori, non pagando, fanno scattare, fanno maturare interessi che pagano tutti i cittadini aquilani. A questo punto e' un fatto di equita' e giustizia fra tutti i cittadini".

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