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Pubblicato il 23/09/2016 20:08

Cisl, in Abruzzo c'è lieve ripresa, ma il lavoro non è stabile

"Sessantaquattromila abruzzesi sognano ancora un posto di lavoro. Sono 24 mila in piu' rispetto al 2008"

"Sessantaquattromila abruzzesi sognano ancora un posto di lavoro. Sono 24 mila in piu' rispetto al 2008, prima della lunga crisi. Aumenta la popolazione che lavora: nel secondo trimestre di quest'anno 496mila tra donne e uomini sono stati impegnati in una qualche attivita', a termine o a tempo indeterminato". Lo afferma la Cisl AbruzzoMolise, sottolineando che l'economia abruzzese "e' in live ripresa e ci sono nuove opportunita' di lavoro, ma sempre meno stabile". "Aumentano gli occupati ed aumentano i disoccupati - dice il segretario Maurizio Spina - Il lavoro dipendente a tempo indeterminato cresce meno, per effetto della diminuzione degli incentivi, ma soprattutto perche' il sistema economico non sembra ancora in grado di scrollarsi completamente dal peso della crisi. Diminuiscono, in complesso, sia i nuovi rapporti di lavoro, che le cessazioni e le trasformazioni dei contratti di lavoro a tempo indeterminato. E' un rallentamento generale della dinamica occupazionale, sia in Italia che nella nostra regione. Tuttavia, poiche' la discesa delle cessazioni e' piu' veloce della discesa delle assunzioni, il saldo occupazionale resta positivo". In diminuzione, rileva il sindacato, le ore autorizzate di Cassa integrazione guadagni, ordinaria e straordinaria; mentre sono in leggero aumento i beneficiari degli ammortizzatori sociali. In ogni caso, diminuiscono sensibilmente le imprese che ricorrono alla cig. I segnali di ripresa del sistema produttivo abruzzese, secondo il sindacato, vengono confermati dal Registro delle imprese e dalle esportazioni. L'alta natalita' e la bassa mortalita' delle aziende producono un effetto importante: il saldo complessivo rivela che l'attivita' imprenditoriale torna a crescere, ed il merito e' soprattutto dei giovani. Aumentate le vendite all'estero di prodotti agricoli, apparecchi elettrici, macchinari ed autoveicoli, mentre il settore dei mobili e dei prodotti in legno continua a non essere competitivo. L'Abruzzo risponde ad una situazione nazionale stagnante con un aumento del 13,8 % delle esportazioni rispetto al 2015.

"Il fenomeno dei voucher in Abruzzo - riprende Spina - continua a crescere anche se con minor intensita' rispetto al passato. Il numero dei buoni lavoro nei primi 6 mesi del 2016 e' salito del 42% contro l'86% dell'anno precedente. In questo quadro la Regione deve essere in grado di rafforzare e  consolidare lo sviluppo ed il lavoro stabile, dando vita agli impegni assunti con la firma del Patto per lo Sviluppo Regionale. Inoltre, e' urgente che i bandi della nuova programmazione dei fondi europei vengano attivati insieme ai progetti finanziati del MasterPlan sulle infrastrutture". "Altro importante obiettivo, concordato nel Patto, e' la riduzione della fiscalita' di svantaggio per favorire una ripresa dei consumi dopo l'ok da parte del Consiglio dei Ministri per il superamento del commissariamento della sanita'. Temi - conclude il segretario - ai quali si aggiunge l'emergenza sisma che ha investito alcuni comuni della regione con danni causati alle infrastrutture ed agli edifici privati e pubblici". 

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