Dare vita rapidamente a una rete di solidarieta' intorno alle micro imprese e agli artigiani del cratere sismico che hanno riportato seri danni alle loro attivita', tanto da mettere in crisi la loro capacita' produttiva. E' l'invito della direzione della Cna Abruzzo, che lancia il progetto "Laboratori aperti": chiedera' alle aziende associate, e non, di offrire ospitalita' e sostegno ai colleghi colpiti dal terremoto. Ospitalita' e sostegno che si tradurranno nella messa a disposizione delle proprie officine, dei propri laboratori, delle proprie strutture, nell'offerta di assistenza tecnica. "Crediamo in questo modo - spiega il presidente della confederazione artigiana d'Abruzzo, Italo Lupo - di offrire a tanti nostri colleghi un contributo efficace e solidale, in un momento nel quale alla perdita dei propri beni si somma la preoccupazione di veder andare in fumo anche la propria attivita' professionale. In questa situazione delicata, l'area del Teramano appare certamente quella piu' critica, visto che e' stata colpita piu' delle altre (insieme ad alcune zone dell'Aquilano) dalle conseguenze del sisma che ha interessato una parte consistente dell'Italia centrale. Uno scenario drammatico, come sintetizza il direttore della confederazione artigiana teramana, Gloriano Lanciotti: Se guardiamo alle prime stime dei danni - dice - la situazione all'interno dei sedici comuni effettivamente coinvolti dal sisma parlano di oltre 4mila imprese interessate, che danno lavoro a qualcosa come 8mila persone. A svolgere una funzione di snodo tra richieste di aiuto e offerta, saranno gli uffici regionali della Cna Abruzzo
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