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Pubblicato il 09/03/2016 15:03

Cna, 'profondo rosso' in Abruzzo, -125 milioni di euro

'Profondo rosso' per il credito abruzzese, tra luglio e settembre dello scorso anno, con una flessione di ben 125 milioni di euro e punte preoccupanti soprattutto nel Chietino (-54 milioni) e nel Pescarese (-44); il tutto mentre i tassi di interesse volano ben oltre la media nazionale. E' quanto emerge da uno studio messo a punto per la Cna Abruzzo da Aldo Ronci. La contrazione di risorse, secondo lo studio, riguarda senza distinzione sia la grande che la piccola impresa, anche se con proporzioni del tutto diverse: 109 milioni in meno alle imprese grandi e medie, 16 in meno alle micro-imprese. A determinare questa pesante diminuzione hanno contribuito, in controtendenza rispetto al passato, soprattutto le piccole banche locali, con una restrizione di ben 99 milioni di euro, e le medie, con 43. Tra i settori produttivi, a 'piangere' sono le costruzioni (-46), l'industria manifatturiera (-41), il commercio (-24) e le attivita' ricettive (-9), con unico segno positivo per l'agricoltura (+2). Tra le industrie manifatturiere hanno registrato il maggior decremento i mezzi di trasporto (-31), i prodotti in metallo (-10), le industrie alimentari (-5), con lievi aumenti per le industrie farmaceutiche (+4) e quelle della gomma e della plastica (+2). Per quanto riguarda i tassi di interesse, il tasso medio applicato e' stato dell'8,43% a fronte del 5,78% nazionale, con uno spread di ben 2,65 punti percentuali. Quanto alle sofferenze, ovvero i crediti che le banche non riescono piu' a riscuotere, nel periodo in questione si registra un aumento di 105 milioni rispetto al trimestre precedente. Segnali importanti, sul fronte del risparmio, arrivano infine dai depositi, sia bancari che postali, con un aumento di 93 milioni. "Se la restrizione dei cordoni della borsa da parte del sistema bancario al mondo delle imprese, e' dovuta all'elevato tasso di crediti non esigibili - ha detto il direttore della Cna Abruzzo, Graziano Di Costanzo - e' vero anche, secondo accreditate elaborazioni nazionali, che gli incagli maggiori non si verificano nel mondo delle micro-imprese, ma in quelle di dimensioni piu' grandi. Cosi', per evitare che della forte restrizione del credito abbiano pero' a patire anche le micro-imprese, e' necessario potenziare quegli strumenti, come i confidi, che possono permettere a questo mondo, che e' poi la spina dorsale dell'economia abruzzese, di presentarsi al cospetto del sistema bancario con un bagaglio di garanzie solido". Una richiesta, questa, che la Cna rivolge soprattutto alla Regione: "Abbiamo chiesto, assieme al resto del mondo dell'impresa abruzzese e ai sindacati dei lavoratori - spiega Di Costanzo - di prevedere lo stanziamento di risorse importanti attraverso il Masterplan, ma ancora non abbiamo ottenuto risposte"

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