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Pubblicato il 06/01/2016 19:07

Codacons, class action contro il blocco degli stipendi pubblici in Abruzzo

Parte oggi l'azione collettiva del Codacons contro lo Stato per il blocco degli stipendi dei dipendenti pubblici dell'Abruzzo, fermi dal 2010. L'associazione dei consumatori ha pubblicato sul proprio sito internet la pagina attraverso la quale tutti i lavoratori interessati possono aderire alla class action e chiedere il risarcimento dei danni patrimoniali eventualmente subiti. "Come e' noto - spiega il Codacons in una nota diffusa attraverso le agenzie di stampa - la sentenza della Corte Costituzionale n. 178 del 24 giugno 2015 ha stabilito che il blocco dei contratti del pubblico impiego attuato con il DL n. 78/2010, conv. in Legge n. 122/2010, e' illegittimo ma ha limitato tale illegittimita' solo al periodo successivo alla pubblicazione della sentenza stessa. Per tale ragione i 71.892 pubblici dipendenti dell'Abruzzo possono ora chiedere un indennizzo da "attivita' legittima" dello Stato che ha bloccato per 6 anni la contrattazione e, contestualmente, possono chiedere un vero e proprio risarcimento per inadempimento dell'obbligo per il periodo successivo alla pubblicazione della sentenza, ossia a far data dal 30 luglio 2015 fino all'effettivo rinnovo. Con la stessa azione il Codacons chiede insieme ai dipendenti pubblici il rinnovo dei contratti collettivi per il personale pubblico dipendente dall' 1.1.2016, obbligo direttamente scaturente dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 178/2015. La richiesta che ciascun pubblico dipendente puo' formulare dunque e' di 100 euro al mese a titolo di indennizzo per il periodo che va dal 2010 al 30 luglio 2015 e di 200 euro al mese per il periodo successivo al 30 luglio 2015, perdurando l'inadempimento ormai chiaramente sanzionato dalla Corte stessa, per un totale di 8.800 euro a lavoratore".

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