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Pubblicato il 10/12/2016 17:05

Confartigianato e Legambiente contro Megalò 2

Legambiente scrive al presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, in qualità di Commissario straordinario delegato alla mitigazione del rischio idrogeologico, in merito al progetto di ampliamento del Centro commerciale Megalo' 2 sul fiume Pescara, sottolineando come "il progetto di sviluppo dell'area commerciale aumenti il rischio dell'area stessa, in funzione dell'aumento potenzialmente di numero di visitatori nella struttura e delle modifiche all'argine previste, che sposterebbero piu' a valle il problema di tracimazione del fiume".

Chiamando in causa la struttura di missione contro il dissesto idrogeologico, il Ministero dell'Ambiente e Luciano D'Alfonso in qualita' di Commissario straordinario, Legambiente chiede quindi di "vigilare ed intervenire concretamente per evitare una nuova cementificazione sbagliata e dannosa, non solo perche' in contrasto con l'operato delle loro strutture ma, anche e soprattutto, per l'incolumita' delle persone"

Confartigianato Abruzzo ritiene una "vera e propria follia", il progetto Megalo' 2 e chiede una nuova legge regionale che blocchi nuove aperture di centri commerciali e obblighi gli esistenti ad aprire le porte ad aziende che offrano prodotti abruzzesi, "per fare in modo - dice - che un utente non ci ricordi per un panino americano, ma per un parrozzo locale". Quindi, un appello alla Regione e a tutte le forze politiche per "istituire immediatamente un tavolo che comprenda tutte le associazioni di categoria. La legge sul commercio - dicono il segretario regionale ed il delegato Commercio dell'associazione, Daniele Giangiulli e Massimiliano Pisani - deve essere immediatamente rivista, attualizzata e modificata per ripristinare un mercato di libera concorrenza. Il progetto di Megalo' 2 darebbe il colpo di grazia alle gia' disastrate piccole aziende, anche storiche, di Chieti e PESCARA, che stanno chiudendo, giorno dopo giorno, a causa dell'attuale centro commerciale". 

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