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Pubblicato il 18/06/2016 11:11

Confesercenti Abruzzo, Lido Legnini nuovo direttore generale

La Confesercenti Abruzzo annuncia l'avvio della propria riorganizzazione, dopo il cambio di direzione regionale, passato da Enzo Giammarino a Lido Legnini, e lancia l'allarme sui Confidi, che necessitano di fondi. A descrivere stamani come cambia la governance dell'associazione di categoria e' stato il presidente regionale Daniele Erasmi spiegando che "ci saranno referenti su ogni territorio". Erasmi ha parlato, tra l'altro, della ristrutturazione della cooperativa Coop Credito la cui direzione e' stata affidata a Piero Giampietro mentre alla presidenza c'e' Claudio Di Girolamo e il vicedirettore e' Maria Lilia Toschi. "L'obiettivo, ha spiegato il presidente della Confesercenti, e' coprire non piu' solo le piccole imprese ma anche quelle piu' strutturate". Quanto al Cescot Abruzzo il presidente e' Flaminio Lombi mentre il direttore e' Gianni Taucci il quale si occupera' anche della unione dei Cat (Centri assistenza tecnici). Legnini ha ricordato che la Confesercenti conta "quasi diecimila associati ed e' presente quasi su tutto il territorio. Ora punta a ramificarsi". Sia Legnini che Di Girolamo hanno parlato della situazione dei Confidi. "C'e' il rischio, ha detto Legnini, che succeda ai Confidi quello che successo alle banche. Stiamo cercando di farlo capire alla Giunta regionale ma si deve passare dalla teoria ai fatti e impegnare delle risorse per assicurare assistenza a garanzia delle microimprese". Il direttore regionale di Confesercenti ha sottolineato che "il tasso di disoccupazione e' raddoppiato, in Abruzzo, dal 2008, e si e' passati dal 6,5% al 13%", con un tasso giovanile di disoccupazione che "fa paura". Inoltre si registra "qualche migliaio di Partite Iva in meno". Tutto cio', ha osservato, e' dovuto "anche alla mancanza di investimenti. Come associazione dovremmo far comprendere alla nostra base associativa che dovrebbe mettersi in discussione". Di Girolamo, dal canto suo, ha fatto notare, rivolgendosi alla Regione e alle Camere di commercio, che i Confidi non possono sopravvivere senza il sostegno pubblico" e ha chiesto che "vengano organizzati dei tavoli per destinare risorse ai fondi per le imprese. Sono la benzina del nostro motore e andranno riversati su quelle aziende che non possono avere accesso al credito"

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