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Pubblicato il 07/06/2016 21:09

Cresa, importanti segnali di consolidamento nel manifatturiero

L'indagine sull'andamento del sistema manifatturiero nel I trimestre 2016, condotta su un campione di 451 imprese, evidenzia che, al buon andamento delle performance sull'estero del 2015, si aggiunge la dinamica positiva del mercato nazionale, che beneficia del lento ma progressivo miglioramento della situazione del lavoro. E' quanto emerge dall'indagine congiunturale, condotta dal Cresa, sulle imprese manifatturiere abruzzesi. Esaminando i principali indicatori, si osserva che l'occupazione, dopo anni di ripetute contrazioni, aumenta (congiunturale: +0,1%; tendenziale: +0,6%) e sembra marcare una inversione di tendenza. Importanti segnali di consolidamento della ripresa provengono da produzione, fatturato, che invece diminuisce a livello medio nazionale, export e portafoglio ordini, con dinamiche tendenziali che si attestano tra il +7% e il +9%, e variazioni congiunturali positive anche se meno consistenti. Il clima di fiducia per i prossimi sei mesi e' ampiamente positivo e piu' roseo di quello dei trimestri precedenti. Anche relativamente ai livelli occupazionali, dopo anni di sfiducia, prevale tra gli operatori un cauto ottimismo. "E' una ripresa quella abruzzese che, al pari di quella nazionale, ha bisogno di essere consolidata per riavvicinarsi ai valori dei parametri che esprimeva prima della crisi - sottolinea il presidente del Cresa Roberto Di Vincenzo - In tale quadro di ripresa, sia pur rallentata rispetto alle regioni piu' dinamiche del Paese, si inserisce l' andamento delle prestazioni del sistema manifatturiero regionale nel primo trimestre 2016. Positive le variazioni di tutti gli indicatori. Non si puo' non rimarcare che l'occupazione, dopo anni di ripetuti decrementi su base trimestrale e annuale, cresce su ambedue gli orizzonti temporali e che, in controtendenza rispetto a quanto si osserva a livello medio nazionale, il fatturato dell'industria abruzzese mette a segno un incremento tendenziale del 7,2% (Italia:-1,5%)". "A ben guardare - prosegue il direttore, Francesco Prosperococco - tali risultati sono la somma di andamenti a due e tre velocita', in dipendenza della dimensione d'impresa e le performance del sistema industriale abruzzese sono sospinte verso l'alto dalla presenza di grandi industrie non autoctone operanti principalmente nel settore dell'automotive della provincia di Chieti cui si va affiancando un crescente polo elettronico in quella dell'Aquila". 

Nell'ambito dei settori di attivita' a trascinare la ripresa sono principalmente dei mezzi di trasporto che vedono la presenza di importanti grandi imprese nazionali e internazionali. In linea con quanto si osserva a livello medio nazionale, in Abruzzo i mezzi di trasporto mettono a segno aumenti tendenziali consistenti, superiori al 10% per produzione, fatturato e ordini interni e tra il 7% e il 10% per export e ordini estero. Al contrario, particolarmente negativo il trend delle lavorazioni di minerali non metalliferi, che mostrano un aumento considerevole del solo portafoglio ordini estero. Gli altri settori riportano incrementi diffusi, anche se generalmente inferiori alla media regionale. In difficolta' l'occupazione nell'alimentare, bevande e tabacco, nel legno e mobili e nell'elettromeccanica ed elettronica. Relativamente alla dimensione d'impresa, nonostante l'incremento tendenziale dei livelli occupazionali delle piccole imprese (fino a 49 addetti) (+2,8%), esse registrano risultati tendenziali positivi inferiori alla media regionale variazioni congiunturali negative di produzione, fatturato e ordini interni. Le medie imprese (50-249 addetti), nonostante un incremento dell'occupazione su base tendenziale e congiunturale superiore alla media regionale, registrano una minore capacita' di tenuta sul mercato interno. Buono, invece, il loro andamento sui mercati internazionali. Le grandi imprese, grazie alla presenza importante nel settore dell'automotive, settore in rilevante crescita anche a livello nazionale, nonostante lievi flessioni dei livelli occupazionali, mostrano nel complesso le migliori performance con qualche nube sul fronte estero. Tra le province e' Chieti che, grazie alla presenza di industrie auto motive, registra gli aumenti piu' consistenti. L'Aquila mostra un andamento ancora incerto, con ripetute contrazioni congiunturali e tendenziali. Cresce, grazie al contributo del comparto elettromeccanico ed elettronico, solo il portafoglio estero. Pescara e' sospinta dal buon andamento su base annua dell'export e dell'occupazione verso un clima di fiducia, il piu' diffuso tra le province, riguardo l'andamento dei prossimi sei mesi. Il sistema industriale teramano si conferma in debole crescit

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