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Pubblicato il 29/10/2015 08:08

D'Alfonso: attendiamo reti Ten-T da 23 anni

"Sono 23 anni che noi attendevamo la connettivita' delle reti TEN-T (reti di trasporto trans-europee ndr) anche a favore di Abruzzo, Molise e nord della Puglia: con il voto prima in commissione e con il voto di oggi in Parlamento europeo riusciremo a riempire questo vuoto che ci consente la copertura delle reti". Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, intervenuto questa mattina al convegno organizzato a bordo della fregata "Maestrale" della Marina Militare Italiana ormeggiata al porto di Ortona. "Il cammino della Macroregione Adriatico-ionica sulle tracce dell'Ipa Adriatic Cbc" e' il titolo del convegno cui hanno preso parte oltre a D'Alfonso il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, il presidente dell'Autorita' portuale di Civitavecchia, Pasqualino Monti e l'Ambasciatore della Croazia in Italia, Damir Grubisa. Il convegno si e' svolto in contemporanea con la seduta plenaria del Parlamento europeo per le votazioni sulla strategia per la Macroregione Adriatico-ionica e sull'emendamento che dovrebbe portare l'Abruzzo nelle reti di trasporto transnazionali Ten-T. "Subito dopo il voto al Parlamento europeo riunito in seduta plenaria noi dobbiamo partire per quanto riguarda la progettazione esecutiva, la raccolta dei pareri e le procedure - ha aggiunto D'Alfonso a proposito del programma di cooperazione transnazionale Adrion approvato nei giorni scorsi dalla Ue e finanziato da 118 milioni di euro - se mai si fosse fatto il voto di oggi e quello del 16 settembre scorso in commissione mai potevamo pensare a progetti, procedure e risorse finanziarie: noi siamo davvero uno snodo della modernita' nell'Adriatico".

"Non sara' un trono quello che nascera' grazie alla strategia della Macroregione Adriatico-Jonica ma un'alleanza, una collaborazione su base progettuale in funzione della quale bisognerebbe cominciare a ripensarsi in un'ottica di cittadinanza adriatica". Lo ha detto, questa mattina, il presidente della Giunta regionale, Luciano D'Alfonso, in apertura del convegno "Il cammino della Macroregione Adriatico-Jonica sulle tracce dell'IPA Adriatic Cbc" che si e' tenuto a bordo della Fregata Maestrale della Marina Militare. La nave, prima di concludere l'ultima campagna della sua vita operativa dopo circa trentatre' anni di navigazione, e' attraccata al porto di Ortona dove rimarra' fino a domenica prossima. "Una cosa e' certa - ha rimarcato D'Alfonso - con la riuscita di questa collaborazione, nulla di cio' che era prima il sistema dei territori bagnato dal mare Adriatico rimarra' tal quale sia dal punto di vita della connettivita' terra-mare che sotto il profilo del turismo e della tutela dell'ambiente". Intanto, proprio in giornata si attende da Bruxelles la fumata bianca riguardo le votazioni sull'emendamento relativo alla strategia della Macroregione Adriatico-Jonica e sull'inserimento dell'Abruzzo nelle reti di connettivita' transeuropee TEN-T. A fornire un importante contributo in termini di bagaglio di esperienze e di competenze nell'ottica della Macroregione, e' stato il presidente della Giunta regionale delle Marche, Luca Ceriscioli. "Le Marche sono qui - ha sottolineato D'Alfonso - dal momento che sono state la prima Regione a scommetterci. Non a caso - ha proseguito - proprio il pullulare delle idee delle Universita', del sistema delle imprese, dei clusters che ha saputo generare la sinergia tra Universita', imprese e classi dirigenti marchigiane, ha dato luogo ai primi temi che poi hanno favorito la collaborazione di questa parte dell'Adriatico con quella dell'altra sponda. E' interessante constatare - ha ripreso D'Alfonso - come da una vicenda distruttiva come la guerra si sia generato un progetto di questa ambizione e si sia determinata anche una certezza e cioe' che non si puo' rimanere tal quali eravamo nel '900 rispetto alle sfide del futuro". Il presidente della Giunta regionale d'Abruzzo, Luciano d'Alfonso, ricordando i numeri della Macroregione Adriatico-Jonica (9 milioni di bambini fino ai 15 anni di eta', 4 milioni di studenti universitari, 37 milioni le persone in cerca di occupazione, 10 milioni gli anziani con un PIL complessivo che raggiunge quota 956 miliardi di euro e 110 mila brevetti e innovazioni), ha ribadito il concetto che "le infrastrutture sono ormai ben piu' lunghe dei confini amministrativi: sia quelle della gomma che quelle quell'acqua e del cielo. Cosi' come le tematiche - ha aggiunto - sono sempre piu' complesse. Un esempio? La difesa del mare dall'aggressione delle piattaforme petrolifere ma anche le questioni legate al diritto alla salute. Per cui, ragionare in un'ottica solo regionalistica - ha detto D'Alfonso - corrisponde ad una visione miope del futuro che non tiene conto, ad esempio del fatto che le aspirazioni dei giovani come quelli del progetto Erasmus che sono i primi sostenitori di questo allargamento di frontiere. E' per questo - ha concluso il presidente - che va ripensata l'intera offerta formativa ed educativa che ormai prescinde sia dai confini geografici che dalla collocazione dei presidi istituzionali e di Governo". All'odierno convegno sono intervenuti anche il rappresentante dell'Ambasciatore croato in Italia, Iljia Zelalic,ed il presidente dell'Autorita' portuale di Civitavecchia, Pasqualino Monti


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