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HOME » PRIMO PIANO » DALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO 117 MILIONI PER I DANNI DEL MALTEMPO DEL 2013 IN ABRUZZO
Pubblicato il 09/08/2016 21:09

Dalla Presidenza del Consiglio 117 milioni per i danni del maltempo del 2013 in Abruzzo

Febbo contesta: è solo una ricognizione di fabbisogni

La Presidenza del Consiglio dei Ministri - con delibera del 28 luglio scorso - ha stanziato complessivamente 117.844.102,19 euro per gli eventi calamitosi verificatisi in occasione delle ondate di maltempo che hanno colpito l'Abruzzo nel 2013 (novembre e dicembre) e 2015 (febbraio e marzo). Lo afferma in una nota la Presidenza della Regione Abruzzo. Nel dettaglio, con riferimento al 2013 sono stati concessi 24.078.354 euro per i privati e 21.110.930 euro per le attivita' produttive; riguardo al 2015, sono stati concessi 49.197.814,36 euro per i privati e 23.457.003,83 euro per le attivita' produttive. La Regione aveva chiesto e ottenuto, in entrambi i casi, il riconoscimento dello stato di emergenza, e oggi ha dato la propria intesa allo schema di ordinanza curato dalla Protezione civile nazionale e in via di emanazione. Il Dipartimento della Protezione civile regionale ha curato la ricognizione dei danni e l'inoltro delle richieste al Governo. I contributi saranno concessi previa istruttoria delle domande presentate ed entro i limiti fissati nell'ordinanza che definira' i criteri di assegnazione delle somme. Verra' data precedenza all'erogazione delle somme destinate ai privati, che saranno corrisposte ai richiedenti entro il 2016. I fondi destinati alle attivita' produttive verranno corrisposti nel 2017.

 

Febbo contesta

Il presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo che spiega come "con la Delibera a cui fa riferimento D'Alfonso in sostanza viene avviata la ricognizione finalizzata (testuale dalla delibera!) al riconoscimento dei danni subiti dai privati e attivita' produttive per 17 regioni. E' una ricognizione dei fabbisogni che stabilisce come per il patrimonio privato verranno riconosciute fondi fino all'80% per le prime abitazioni e 50% per gli immobili diversi; per gli immobili danneggiati e allagati contributi da 300 a 1500 euro; per le attivita' economiche private un contributo massimo rispetto ai danni immobiliari del 50%; lo stesso sia per macchinari, attrezzature e materie prime. Quindi - prosegue Febbo - leggendo attentamente il documento e gli allegati appare evidente come si tratti certamente di un atto importante che non rappresenta l'assegnazione di fondi ma trattasi di una ricognizione di fabbisogni che e' cosa ben diversa, purtroppo. Noi - conclude il consigliere - auspichiamo che ci sia un ampio riconoscimento da parte del Governo".

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