Nel secondo trimestre 2015 - ininterrotta da cinque trimestri - continua la crescita degli occupati, stimata a +180 mila unita' (0,8% in un anno). Lo fa sapere l'Istat, che spiega: l'aumento riguarda entrambe le componenti di genere e coinvolge soprattutto il Mezzogiorno (+2,1%, 120 mila unita'). Al calo degli occupati 15-34enni e 35-49enni (-2,2% e -1,1%, rispettivamente) si contrappone la crescita degli occupati ultra50enni (+5,8%). L'incremento dell'occupazione interessa sia gli stranieri (+50 mila unita') sia, soprattutto, gli italiani (+130 mila unita'). In confronto al secondo trimestre 2014, il tasso di occupazione 15-64 anni degli stranieri diminuisce di 0,1 punti percentuali a fronte di una crescita di 0,6 punti tra gli italiani. Nell'industria in senso stretto, continua l'Istat, dopo la diminuzione del trimestre precedente, l'occupazione rimane sostanzialmente stabile su base annua a sintesi di un aumento nel Nord e di un calo nel Centro e nel Mezzogiorno. Nelle costruzioni, dopo diciannove trimestri di calo, torna a salire il numero di occupati (+2,3%, 34 mila unita' in un anno). Nel terziario gli occupati crescono dello 0,8% (+127 mila unita'), soprattutto tra i dipendenti e nel Mezzogiorno.
Ancora, rileva l'Istat, nel secondo trimestre 2015, i lavoratori a tempo pieno aumentano in misura sostenuta per il secondo trimestre consecutivo, con un incremento di 139 mila unita' (+0,8%). Ininterrotta dal 2010, prosegue la crescita degli occupati a tempo parziale (+1,0%, 41 mila unita' nel raffronto tendenziale) ma in oltre sette casi su dieci questa riguarda il part time involontario, la cui incidenza arriva al 64,6% dei lavoratori a tempo parziale (era il 64,5% un anno prima). L'incremento di occupazione interessa soltanto i dipendenti, cresciuti nel secondo trimestre del 2015 dell'1,1% (183 mila unita'), mentre gli indipendenti rimangono sostanzialmente invariati. Continua, a ritmo piu' sostenuto, l'aumento del numero di dipendenti a tempo indeterminato (+0,7%, 106 mila su base annua), associato all'aumento dei dipendenti a termine (+3,3%, 77 mila unita'). Si riduce il numero di indipendenti con contratti di collaborazione (-11,4%, -45 mila unita'). Nel secondo trimestre 2015 il numero di persone in cerca di occupazione e' stimato rimanere invariato su base annua, a sintesi dell'aumento per gli uomini (+2,6%, 44 mila unita') e del calo per le donne (-3,1%, -45 mila unita'). Il 59,5% dei disoccupati cerca lavoro da un anno o piu' (era il 61,9% nel secondo trimestre 2014).
Continua l'Istat: dopo quattordici trimestri di crescita e il calo nel primo trimestre del 2015, nel secondo trimestre il tasso di disoccupazione si attesta al 12,1% (-0,1 punti su base annua); alla riduzione del Nord (-0,3 punti) si associa la stabilita' nel Mezzogiorno e l'aumento nel Centro (+0,1 punti), con le differenze territoriali che si ampliano: l'indicatore varia dal 7,9% delle regioni settentrionali, al 10,7% del Centro fino al 20,2% del Mezzogiorno. Nel secondo trimestre 2015, a ritmi sostenuti, prosegue la diminuzione del numero degli inattivi di 15-64 anni (-1,9%, -271 mila unita') dovuto in circa sette casi su dieci ai 55-64enni. Il tasso di inattivita' scende al 35,8% (-0,6 punti percentuali). Dopo la crescita ininterrotta dal terzo trimestre 2011, diminuisce lo scoraggiamento (-5,8%, -114 mila unita'), soprattutto nel Mezzogiorno e tra i giovani di 15-34 anni.
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