"Se l'impatto della Legge di stabilita' sulle Province non viene modificato in Senato, allora non possiamo piu' garantirne l'attuazione della legge Delrio" . Lo ha dichiarato Antonio Di Marco, intervenendo all'Esecutivo dei Presidenti di Provincia tenutosi ieri a Roma. Il presidente della Provincia di Pescara, al suo rientro dall'esecutivo nazionale dell'UPI, nel corso del quale si e' discusso della legge di Stabilita' 2016/2018, non nasconde amarezza e pessimismo. "Non possiamo piu' garantire l'attuazione della Legge di riordino degli enti di area vasta, in quanto e' innanzitutto il Governo a dimostrare di non crederci". La legge di Stabilita', infatti, prevede per le Province il taglio di 650 milioni di euro, a fronte di un trasferimento di 150 milioni di euro, mentre per le Citta' Metropolitane i tagli previsti di 250 milioni di euro vengono reintegrati con parti trasferimento di fondi. Inoltre non vengono previste la razionalizzazione e la semplificazione del sistema degli enti strumentali, che avrebbero dovuto essere gestiti dalle aree vaste, ne' viene introdotta la centrale unica di committenza. Insomma, dalla lettura della Finanziaria, il Governo mostra di non credere affatto nel futuro delle Province e nella possibilita' di trasformarle in Enti territoriali efficienti, mentre dimostra di tenere conto delle citta' metropolitane, che rappresentano il 30% del territorio, contro il 70 che e' ancora in mano alle Province.
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