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Pubblicato il 25/01/2016 14:02

Duplice omicidio a Pescara, parla l'assassino

"Abbiamo litigato, sono stato aggredito con la mazza e il coltello e mi sono difeso". E' quanto sostenuto ieri sera davanti al pm, Savatore Campochiaro, da Maxym Chernish, ucraino, 26 anni da compiere a maggio, reo confesso del duplice omicidio di Arkadiusz Miksza, 22 anni, pregiudicato e tossicodipendente, e di sua madre Kystyna, 53 anni, incensurata, avvenuto ieri pomeriggio a Pescara all'interno di una mansarda al secondo piano di una palazzina in via Tibullo 25 a Pescara. La donna e' arrivata mentre i due giovani stavano litigando e ha cercato di difendere il figlio. Ieri sera l'ucraino, che e' difeso dall'avvocato Vincenzo Di Girolamo, al termine dell'interrogatorio e' stato arrestato dalla squadra mobile, diretta da Pierfrancesco Muriana, e rinchiuso nel carcere di Pescara. L'omicida, per uccidere le due vittime, nate in Polonia, ha utilizzato una mazza da baseball e un coltello da cucina. L'ucraino ieri, quando i carabinieri erano gia' sul posto, e' stato trovato e bloccato da un agente di polizia nel locale caldaie di un condominio poco distante dall'abitazione dove si e' consumato il duplice omicidio. Si e' trattato, dunque, di un'operazione congiunta carabinieri-polizia. I militari dell'Arma, guidati dal maggiore Massimiliano Di Pietro, sono arrivati subito grazie alla segnalazione della vicina di casa delle vittime. Poi le forze dell'ordine hanno cinturato tutta la zona e hanno catturato l'ucraino. Maxym Chernish e' finito in carcere per duplice omicidio e rapina, in quanto aveva con se' il portafogli del polacco. I dettagli saranno resi noti, stamani, alle 11, nel corso di una conferenza stampa congiunta polizia-carabinieri presso la sala della questura di Pescara.

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Duplice omicidio a Pescara nel primo pomeriggio in via Tibullo. Sono una donna polacca di 56 anni e suo figlio di 23 i due morti nel bilocale di via Tibullo. I soccorritori hanno trovato il ragazzo gia' cadavere e in un lago di sangue, mentre la donna respirava ancora ma e' morta subito dopo. A quanto pare, mentre i carabinieri mantengono ancora il riserbo, ad uccidere il ragazzo sarebbero stati dei colpi di arma bianche, forse coltello, mentre sulla madre l'omicida avrebbe infierito con un bastone o altra arma contundente sfondandole il cranio. 

Ha confessato il duplice omicidio l'ucraino fermato dalla Squadra Mobile di Pescara guidata da Piefrancesco Muriana. L'uomo ha spiegato che ci sarebbe stata una lite e per uccidere madre e figlio polacchi ha usato una mazza da baseball e un coltello. L'uomo e' ferito, a quanto spiegano gli inquirenti, e sta per essere portato in ospedale per le cure.

 L'ucraino, Maxym Chernish, 26 anni da compiere a maggio, e' stato trovato e bloccato da un agente di polizia nel locale caldaie di un condominio poco distante dall'abitazione dove si e' consumato il duplice omicidio. Si e' trattato, dunque, di un'operazione congiunta carabinieri-polizia. I militari dell'Arma sono arrivati subito grazie alla segnalazione della vicina di casa delle vittime. Poi le forze dell'ordine hanno cinturato tutta la zona. Cio' ha consentito di stanare l'ucraino, reo confesso. Quando e' stato fermato, prima e' stato portato in questura e successivamente in ospedale per la medicazione di alcune ferite che si sarebbe provocato nel corso di una colluttazione con il polacco, Arkadiusz Miksza. Nel borsone, abbandonato a poca distanza da via Tibullo, c'erano una mazza da baseball insanguinata, un giaccone, una cravatta, una camicia, una siringa, un laccio emostatico e un coltello. Sul posto, intanto, sono arrivati il sostituto procuratore Salvatore Campochiaro e il medico legale Ildo Polidoro per l'ispezione cadaverica. Verosimilmente a provocare il decesso della donna sarebbero stati i colpi inferti con la mazza, mentre il giovane 22enne sarebbe stato ucciso a coltellate.

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