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Pubblicato il 03/09/2015 10:10

Erasmi (Confesercenti): la Grande Distribuzione non porta benefici a consumatori

L'indagine di Altroconsumo sul costo della spesa alimentare nelle varie regioni italiane, che indica l'Abruzzo fra le piu' care, testimonia che la grande distribuzione organizzata, anche laddove e' concentrata oltre ogni misura, porta grandi benefici solo alle centrali d'acquisto spesso straniere, ma non alle tasche dei consumatori. Lo afferma Daniele Erasmi, presidente della Confesercenti abruzzese e imprenditore del settore della distribuzione alimentare. "Sbaglia chi pensa che l'Abruzzo sia un'isola felice dove la 'guerra' alla concorrenza si combatte in maniera bonaria - precisa Erasmi, che presiede l'associazione diretta da Enzo Giammarino - perche' in Abruzzo c'e' la piu' alta concentrazione di grande distribuzione organizzata d'Italia, ben oltre i limiti di regioni dove i costi, secondo l'indagine Altroconsumo, sono piu' contenuti. Numeri - prosegue il presidente di Confesercenti - che lievitano quando si parla del food, dove la quota di mercato degli iper supera il 90%. E' paradossale che a fronte di questi numeri che non hanno paragoni in Italia e probabilmente neppure in Europa, ci sia chi punta l'indice contro i piccoli supermercati di citta' che invece stanno calmierando i prezzi e investendo sulla qualita' dei prodotti per andare incontro ad una clientela sempre piu' esigente". A confermarlo e' una nuova indagine di Confesercenti Abruzzo, che dopo aver analizzato in passato la quantita' complessiva di grande distribuzione organizzata in Abruzzo (che 'scatta' oltre i 2.500 mq), stavolta analizza le soli superfici di vendita oltre i 20 mila metri quadrati. Secondo questa rilevazione la concentrazione di grandi centri commerciali in Abruzzo non ha eguali in Italia: ogni mille abruzzesi ci sono 205,45 metri quadrati di centri commerciali, a fronte dei 179,6 della Lombardia che e' la seconda regione a piu' alta concentrazione. Le regioni limitrofe viaggiano su numeri decisamente piu' contenuti: 95,05 mq ogni mille abitanti nelle Marche, 116,49 nel Lazio, 113 in Molise. Fra il 1998 ed il 2014 la grande distribuzione, sempre secondo l'indagine Confesercenti, ha fatto razzia nel settore food: se nel 1998 il mercato della distribuzione alimentare era concentrato per il 68 per cento nelle grandi superfici e per il 32% nelle medie e piccole attivita', 14 anni dopo gli iper hanno fagocitato il 90% del mercato. "Ecco perche' non e' ipotizzabile immaginare la realizzazione di altri centri commerciali con la scusa di aprire ad altri gruppi - sottolinea Erasmi - perche' in Abruzzo le catene internazionali sono ampiamente presenti, la concorrenza e' spietata, alcuni centri commerciali stanno riducendo persino il personale. Troppi regali sono gia' stati fatti ai centri commerciali: ieri sapevamo che a pagare il prezzo piu' alto erano stati i piccoli e medi imprenditori, mentre oggi sappiamo che questo gioco al massacro e' stato pagato anche dai consumatori in termini di potere d'acquisto. Noi continueremo a lavorare per rilanciare il commercio urbano anche sul piano della distribuzione alimentare e della qualita'".

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