"L'Abruzzo, purtroppo, come avevamo sottolineato, evidenziato e denunciato, e' in grandissima difficolta' nello spendere le risorse assegnate e nella classifica stilata dal quotidiano Il Sole 24 Ore e' addirittura al terzultimo posto, con una performance migliore solo di Calabria e Molise". E' quanto dichiara il presidente della Commissione di Vigilanza in Consiglio regionale d'Abruzzo, Mauro Febbo, in una nota con cui si rivolge al direttore generale della Regione Abruzzo, Cristina Gerardis.
"Spero che abbia acquistato e letto il quotidiano questa mattina. Un articolo spiega perfettamente la situazione sull'utilizzo dei fondi comunitari al 30 settembre, nell'ambito della nuova programmazione 2014/2020. Sono davvero curioso di vedere - prosegue - come reagira' la dottoressa Gerardis che solo quattro giorni fa aveva dichiarato con assoluta convinzione che l'Abruzzo non era in ritardo sui fondi europei, accusandomi di fare confusione". "Rimaniamo ancora molto preoccupati, allarmati e sconcertati e per fare luce, e magari avere un vero cronoprogramma, su questa situazione che mette in pericolo le uniche risorse vere e rilevantissime a disposizione dell'economia regionale, convochero' in Commissione di Vigilanza, per la prossima seduta del 2 novembre, sia la dottoressa Gerardis sia Giovanni Savini (Capo dipartimento della Presidenza e rapporti con l'Europa), oltre al direttore del Dipartimento Agricoltura Antonio Di Paolo".
La replica di Camillo D'Alessandro
Il consigliere delegato Camillo D'Alessandro risponde al consigliere Mauro Febbo sull'inchiesta apparsa oggi su 'Il Sole 24 ore' sulla programmazione delle regioni in materia di fondi strutturali. L'inchiesta non tiene conto che l'Abruzzo sta gestendo ottimamente un "mini-por" di 32 milioni di euro di Garanzia Giovani, partendo da una situazione ereditata di zero centesimi di avanzamento della spesa, che ha permesso di posizionare la regione tra quelle piu' virtuose. "L'attuale situazione - spiega Camillo D'Alessandro - e' figlia del disastro ereditato dalla gestione Chiodi che il governo D'Alfonso ha dovuto raddrizzare presso le sedi europee. Per l'Abruzzo l'Europa aveva decretato il blocco delle somme per 37 milioni di euro, proprio perche' veniva contestato il modus operandi sull'Fse 2007-2013. A questo si aggiunge l'ulteriore azione che si e' dovuta portare avanti sul Por Fse 2000-2006 per il quale era stato annunciato un taglio del 10% che e' sceso della meta' grazie al nostro lavoro. In questi due anni abbiamo ristabilito un rapporto, riparato i danni e iniziato a lavorare sulla nuova programmazione solo dopo che l'Unione europea ha riposizionato l'Abruzzo tra gli interlocutori affidabili e dunque in grado di gestirla".
Ripristinati i corretti sistemi di relazione con l'Europa, la Regione Abruzzo ha gia' aperto la stagione dei bandi. "In questo senso, correttamente, nei giorni scorsi il direttore generale della Giunta regionale, Cristina Gerardis, nel rispondere pubblicamente ha indicato un dettagliato cronoprogramma sul quale si muovera' la pubblicazione dei bandi. Quella risposta e' anche la nostra. Se la direttrice generale verra' convocata in Commissione di Vigilanza, come preannunciato da Mauro Febbo, - aggiunge D'Alessandro - presentera' in quella sede in forma documentale un cronoprogramma da qui fino alla meta' del 2017. Mettiamo nero su bianco i risultati di un lavoro faticoso e poco visibile, realizzato negli ultimi due anni, quando in sede europea eravamo costretti a rincorrere le censure di Bruxelles legate alla passata gestione". Per il Fesr, invece, confermato che il primo bando in uscita sara' quello "ricerca e innovazione" per 15 milioni di euro. "Anche in questo caso - sottolinea D'Alessandro - si e' operata una scelta in linea con la programmazione nazionale dello stesso genere. Con imprenditori e sindacati si e' deciso di far uscire il bando, peraltro pronto da settembre, solo dopo il bando nazionale di 30 milioni di euro pubblicato il 17 ottobre scorso, in modo da integrare gli interventi e non sovrapporli. Questo modo di operare - conclude D'Alessandro - fa parte di una strategia ben definita che solo un governo conscio dei propri obiettivi politici, che si confronta con il territorio, puo' darsi".
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