L'approvazione da parte dell'Unione Europea del programma Por-Fesr 2014-2020 è una buona notizia. Tuttavia, resta aperta la questione dell'utilizzo, entro la fine dell'anno, di milioni di euro di fondi comunitari, riferiti alla passata programmazione, mai spesi, che rischiano di tornare a Bruxelles. Lo afferma in una nota la Cna Abruzzo, secondo cui - per quel che riguarda i fondi 2014-2020 - la Regione deve ora dimostrare di saper bruciare le tappe, emanando al più presto i bandi relativi alle diverse misure, in modo da far arrivare in tempi brevi le risorse disponibili a imprese e territori».
Timore della Cna, infatti, è che in caso contrario si possa nuovamente verificare quanto accaduto con la passata programmazione, quella 2007-2013: ovvero l'accumulo di una somma imponente di fondi non spesi, con il rischio di dover restituire all'Unione Europea risorse che dovrebbero invece sostenere la traballante economia abruzzese. Dunque, sempre a detta della Cna, «occorre nell'ultima parte del 2015 un impegno straordinario della Regione per impegnare e spendere quelle ingenti risorse. Lo slogan della "Regione veloce" troverà insomma modo di verificare la propria efficacia».
«D'altra parte - conclude la nota della Cna Abruzzo - esiste una valida ipotesi, illustrata dal vice presidente della Regione, Giovanni Lolli, che prevede l'uso delle somme residue a sostegno degli investimenti delle imprese, il potenziamento dei confidi per facilitare l'accesso al credito, il rifinanziamento di alcuni programmi della Finanziaria regionale, la Fira».
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 1
Condividi: