Sul metanodotto Sulmona-Foligno: a decidere sara' il Governo nazionale che mette a tacere i proclami del centrosinistra regionale". E' quanto dichiarano il presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo e il capogruppo di Forza Italia, Lorenzo Sospiri che sottolineano come "all'incontro presso il ministero dello Sviluppo economico non erano presenti ne' il presidente D'Alfonso ne' il vice Lolli (espressione del partito di maggioranza in Parlamento) ma ha partecipato il solo assessore all'Ambiente Mazzocca (Sel). Evidentemente, intuendo 'l'aria che tirava', i componenti di giunta targati Pd hanno ritenuto inopportuna la loro partecipazione".
"La lettura politica e' chiara - evidenziano i consiglieri regionali di Forza Italia - e certifica ancora una volta le numerose contraddizioni del Pd, la debolezza del centrosinistra abruzzese e la sudditanza nei confronti dei vertici nazionali. Questo governo regionale e il Pd hanno dimostrato di avere le idee confuse, o meglio prediligono la politica delle 2 facce (una abruzzese e una romana), continuando a poggiarsi sulle contraddizioni e su certi temi, proprio in Abruzzo, trovano addirittura la sponda addirittura di Sel"
"Cio' che ci lascia molto perplessi - concludono Febbo e Sospiri - e' il silenzio assordante delle cosiddette associazioni ambientaliste che erano pronte a scendere in campo su tutto e tutti ma oggi di fronte a questo governo regionale sono praticamente ossequiose se non addirittura accondiscendenti. Silenzio assoluto sull'impianto Gpl di Ortona, sul calendario venatorio e valutazione Ispra, silenzio assoluto su nomine Via e modifiche legge Via, silenzio assoluto sui dati Arta relativi alla balneabilita' e potremmo continuare"
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