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Pubblicato il 29/08/2016 16:04

Gas a Colle Santo, Regione Abruzzo e ambientalisti chiedono lo stop al progetto

"Il ministero dell'Ambiente ha il dovere di esprimere parere negativo al progetto ripresentato dalla Cmi Energia Spa, dopo la bocciatura del Consiglio di Stato, che ha accertato i rischi legati al progetto di coltivazione di gas naturale nel giacimento denominato Colle Santo". Cosi' Luciano Di Tizio, del Wwf Abruzzo, questa mattina in conferenza stampa a Pescara, insieme a Massimo Colonna del Comitato Gestione Partecipata Territorio, a Giuseppe Di Marco di Legambiente, a Fabrizia Arduini e Andrea Natale, componenti del comitato scientifico. Alla conferenza, che e' stata l'occasione per presentare le osservazioni inviate dalle associazioni al ministero dell'Ambiente, in opposizione allo studio d'impatto ambientale presentato dalla Cmi Energia Spa, ha preso parte anche il sottosegretario alla presidenza della Regione Abruzzo, con delega all'Ambiente, Mario Mazzocca. Il progetto nel mirino degli ambientalisti abruzzesi riguarda un'area di 3.700 chilometri quadrati, che si estende nei Comuni di Bomba, Archi, Roccascalegna, Torricella Peligna, Pennadomo, Villa Santa Maria, Atessa e Colledimezzo, tutti nella provincia di Chieti

"Chiediamo al ministero dell'Ambiente di verificare l'esistenza della titolarita' a presentare il progetto, da parte della Cmi Energia Spa, dopo la bocciatura del Consiglio di Stato, chiediamo una sospensione del progetto stesso e chiediamo un'inchiesta pubblica nazionale, per valutare l'impatto ambientale del progetto". Cosi' il sottosegretario alla presidenza della Regione Abruzzo, Mario Mazzocca, intervenuto alla conferenza stampa delle associazioni ambientaliste, in prima linea contro il progetto di coltivazione di gas naturale nel giacimento Colle Santo, in provincia di Chieti. "Il 25 agosto abbiamo deliberato e approvato l'invio delle osservazioni della Regione, al ministero dell'Ambiente, rifacendoci a quelle presentate dalle associazioni - ha aggiunto  Mazzocca - e contestualmente abbiamo richiesto un'inchiesta pubblica nazionale". Il sottosegretario ha inoltre messo in rilievo che "sul tema della subsidenza la decisione del Consiglio di Stato e' stata molto chiara e non generica, in quanto interessa quella specifica area e non quello specifico progetto".

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