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Pubblicato il 11/12/2016 14:02

Governo, tocca a Gentiloni

 Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha convocato per le ore 12.30 di oggi, al Palazzo del Quirinale, l'onorevole Paolo Gentiloni. Lo rende noto un comunicato della presidenza della Repubblica. 

"Ringrazio il presidente della Repubblica per l'incarico, cerchero' di svolgere compito con dignita' e responsabilita'". Lo ha detto il presidente del Consiglio incaricato, Paolo Gentiloni, al Quirinale, dopo aver ricevuto il mandato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "Cerchero' di accompagnare e facilitare - ha aggiunto - il lavoro delle forze parlamentarie per definire con necessaria sollecitudine" una nuova legge elettorale. 

"Dalle consultazioni e' emersa l'indisponibilita' delle maggiori forze di opposizione di condividere la responsabilita' di un nuovo governo", quindi "ci muoveremo nel quadro del governo e della maggioranza uscente".  "Dalle consultazioni e' emersa la conferma della decisione di Renzi di non accettare un reincarico in coerenza con l'impegno che aveva manifestato e questa coerenza merita rispetto e da parte di tutti"

"Sono consapevole dell'urgenza di dare all'Italia un governo nella pienezza dei poteri, per rassicurare i cittadini e affrontare con massimo impegno e determinazione le priorita' internazionali, economiche, sociali, a iniziare dalla ricostruzione delle zone colpite dal terremoto". 

 

Paolo Gentiloni è nato 62 anni fa a Roma, sposato con l'architetto Emanuela Mauro, discendente di una famiglia nobiliare (un suo antenato siglò l'omonimo patto che agli inizi del '900 segnò l'ingresso dei cattolici nella politica italiana), Paolo Gentiloni Silveri nei primi anni '70 milita nella sinistra extraparlamentare e si avvicina poi al movimento ecologista di Legambiente, dove e’ vicino a Francesco Rutelli, di cui diventa portavoce quando Rutelli viene eletto sindaco di Roma nel '93. Gentiloni gestisce la difficile sfida del Giubileo tra Vaticano e Comune. Entra in Parlamento nel 2001 con la Margherita, di cui è tra i fondatori, e nel 2006 lui che è anche giornalista, diventa ministro delle comunicazioni nel secondo governo Prodi.

 

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