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Pubblicato il 06/12/2016 16:04

In 81 comuni abruzzesi si supera il 65% di raccolta differenziata

Balsorano è il primo "Comune Riciclone"

In 81 comuni abruzzesi, il 26,56% del totale, si supera il 65% di raccolta differenziata di rifiuti, a Balsorano, primo "Comune Riciclone", si raggiunge il 94,09%. Sono dodici i Comuni 'rifiuti free' - di cui tre sopra i diecimila abitanti, Cepagatti, Ortona e Pineto - ovvero quelli che puntano sulla riduzione del residuo non riciclabile da avviare a smaltimento, producendo meno di 75 kg annui per abitante di rifiuto secco indifferenziato. E' quanto emerge dai dati 2016 di Legambiente. "Ora la vera scommessa - dichiara il presidente Legambiente Abruzzo Giuseppe Di Marco - e' far diventare tutto l'Abruzzo 'Rifiuti free' con crescita della differenziata, tariffazione puntuale, aumento dei costi di discarica e un sistema impiantistico che metta al centro l'economia circolare. Quella dei Comuni ricicloni e dei Rifiuti free e' una riforma anti-spreco che dimostra quanto l'economia del riciclo e' gia' in parte in atto". "E' ora di traghettare i tanti comuni ricicloni verso la nuova sfida della riduzione del secco residuo da avviare in impianti di incenerimento e in discarica - prosegue Di Marco - per accompagnarli verso la rottamazione di questo sistema impiantistico che ha caratterizzato gli anni '90 e 2000. Per realizzare cio', oltre all'impegno delle amministrazioni e dei cittadini, e' importante che la politica faccia la sua parte attraverso l'introduzione di un sistema di tariffazione puntuale su larga scala, replicando le buone pratiche su tutto il territorio e definendo un nuovo sistema di incentivi e disincentivi per far in modo che prevenzione e riciclo siano sempre piu' convenienti". Nonostante i passi avanti dal punto di vista normativo, per promuovere riciclo e prevenzione bisogna fare di piu'. Per Legambiente occorre, tra l'altro, utilizzare i proventi dell'ecotassa per politiche di prevenzione, riuso e riciclo; completare la rete impiantistica regionale per riciclaggio e riuso con impianti anaerobici e aerobici per trattare l'organico, quelli di riciclo di tutte le filiere e frazioni nelle regioni sprovviste; stop a qualsiasi commissariamento per l'emergenza rifiuti.

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