Approda in aula per la votazione nella seduta del Consiglio regionale del prossimo 14 luglio la proposta di legge del M5S sui tagli ai costi della politica, in particolare alle indennita' di consiglieri regionali, presidenti di Consiglio e Giunta e assessori, che dovrebbe produrre un risparmio di 23 milioni di euro nei cinque anni di legislatura. Lo rende nota il M5S che ha 'chiamato' il provvedimento che vede come prima firmataria l'ex capogruppo, Sara Marcozzi, una volta scaduti i termini per la discussione in commissione. I grillini annunciano la presenza di "numerosi cittadini" in aula. "23 milioni di euro di demagogia! - commenta ironica Marcozzi - Una bella sforbiciata che, per una volta, invece di colpire i servizi al cittadino colpisce i lauti stipendi dei consiglieri regionali. Vedremo come voteranno!" ha aggiunto l'esponente del M5S in riferimento all'impegno sul tema assunti dalla maggioranza di centrosinistra in campagna elettorale non tradotti successivamente in una proposta. Nel mirino le indennita' di consiglieri e presidenti di Giunta e Consiglio "le cui massime retribuzioni consentite sarebbero rispettivamente ridotte per i primi da ? 11.100,00 a ? 5.000,00 e per i secondi da ? 13.800 a ? 6.500". Altro taglio previsto e' quello dei rimborsi spese, "nota dolente - dicono ancora i grillini - per le tasche della Regione, che elargisce ai consiglieri fino a 4500 euro mensili. Un forfait che viene assegnato a prescindere da quanto si spenda effettivamente per vitto, alloggio e viaggio e a prescindere dal luogo di provenienza". I grillini sottolineano infine che solo i consiglieri del M5S "rendicontano gia' ogni spesa e percepiscono il rimborso solo su quanto realmente utilizzato".
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