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Pubblicato il 09/03/2016 22:10

Inchiesta La City, D'Alfonso interviene in Consiglio Regionale

Sulle dichiarazioni il M5S presenta una interrogazione Parlamentare

 "La City si fara', anche con la rilettura che ha rifatto il giudice e lo speciale consulente di cui ancora non conosco il merito. Ma anche io ho trovato un limite nella procedura che saneremo, quello che e' certo mi rendero' diga affinche' mai accada questo livello di vizio, impastato di politica e attivita' giudiziarietta". Cosi' il presidente della giunta regionale in un intervento fuori programma in Consiglio Regionale, sull'inchiesta della Procura di Pescara sul progetto per la realizzazione della nuova sede della Regione a Pescara. L'uscita del governatore e' stata innescata da una presa di posizione del consigliere di Forza Italia Paolo Gatti, vice presidente del consiglio regionale, che ha citato una intercettazione pubblicata da un giornale abruzzese di una telefonata tra D'Alfonso e l'assessore regionale alla Sanita' e al Bilancio Silvio Paolucci, che non figurano tra i 15 indagati dell'inchiesta. Sul tema e' intervenuto anche il grillino Domenico Pettinari dalla cui denuncia e' nata ufficialmente l'inchiesta, spiegando che l'argomento non doveva essere discusso perche' non all'ordine del giorno. "Mi piacerebbe che si generasse con le mie parole un accertamento penale - spiega ancora D'Alfonso - Quello che e' scritto oggi in questo autorevole giornale, che svolge funzione di costruzione della pubblica opinione, e' oggettivamente molto significativo, significativo perche' gravissimo. Non possono queste parole non essere oggetto di approfondimenti, in questa sede, ma mi faro' carico di ulteriori approfondimenti, quelli di cui e' capace un cittadino che ha piena contezza dei diritti e dei doveri e che ricopre incarichi politici istituzionali". "Qual e' il significato che e' sotteso alla pubblicazioni di parte di queste intercettazioni? Si vuole mandare un segnale a qualcuno? C'e' stato un concentrato di progettazione in questa pubblicazione? - si chiede il governatore - Si, io penso si, per fare confusione, si vuole ostacolare un procedimento, gettare fango su alcune persone. Ho stima profonda del magistrato, che ha altezza professionale, e' al di sopra di ogni sospetto, e' figura di straordinaria credibilita'. Non ho la stessa opinione di coloro i quali hanno fatto parete dell'attivita' lavorativa sottostante, uno in particolare". A questo punto il consigliere di Forza Italia Mauro Febbo chiede con forza i nomi. "Certo che lo faro' il nome, lo faro' davanti alla sede idonea, e lei gia' lo sa. E mi auguro che sia oggetto di accertamento penale". "La sua e' una giustificazione non richiesta, che e' accusatio manifesta", aggiunge ancora D'Alfonso. L'inchiesta e' coordinata dal pm Anna Rita Mantini mentre le indagini sono coordinate dalla squadra mobile di Pescara.

"Non e' la pescaresita' che mi ha fatto spingere questo progetto, come argomenta Sospiri. E mi fa sorridere chi fa le riletture un tanto al chilo. Ho espresso un giudizio dato durante una telefonata". Cosi' il presidente della Giunta regionale, Luciano D'Alfonso, in un altro passaggio dell'intervento fuori programma in consiglio regionale, sull'inchiesta della procura di Pescara sul progetto per la realizzazione della nuova sede della Regione a Pescara. D'Alfonso cita la telefonata intercettata tra lui e l'assessore alla Sanita' e al Bilancio Silvio Paolucci, non indagati, pubblicata da un giornale abruzzese: proprio questa tematica proposta in Consiglio dai consiglieri forzisti Paolo Gatti e Gianni Chiodi, rispettivamente vice presidente del Consiglio regionale ed ex governatore, ha innescato la reazione di D'Alfonso. "Sono abituato a dire anche perche' sorrido ai miei figli o perche' tolgo il sorriso a mia madre che mi fa troppi litigi nel paese dove sono nato, mi ha perdere voti, litiga troppo. Oggi mi devo trovare a dire perche' ho espresso quel giudizio al collega Paolucci. Nella telefonata ho detto non e' che la pescaresita' mi acceca, non ho mai avuto questa condotta, ho colleghi pescaresi che sono a favore a prescindere, e non cito altre citta': quando c'e' appartenenza territoriale scatta il suggello del valore. Non e' reato, concordo, ma lo puo' diventare con l'eccesso di rubricazione a cui siamo abituati". A chiedere di fare i nomi quando D'Alfonso ha parlato di personaggi che lavorano all'inchiesta della Procura di Pescara sul La City e' stato il consigliere grillino Domenico Pettinari che ha presentato la denuncia che ha fatto partire le indagini. Sul project financincing, D'Alfonso ha spiegato che "parliamo di un investimento moto importante, vestito a festa gravemente, che io ho ereditata''

 "L'attacco odierno di Luciano D'Alfonso alla Squadra Mobile di Pescara, colpevole solamente di fare il proprio dovere, ovvero indagare per accertare eventuali reati commessi da politici e colletti bianchi, e' un atto senza precedenti, a maggior ragione da parte di un Presidente di Regione che, quale autorita', dovrebbe cercare di tutelare l'indipendenza ed il lavoro delle stesse forze dell'ordine. Per questo abbiamo presentato una interrogazione al Ministro dell'Interno, a prima firma Colletti, per verificare che non vi siano interferenze, da parte di indagati o politici, nel lavoro degli organi inquirenti e per tutelarne l'attivita'". Lo affermano i deputati abruzzesi del Movimento 5 Stelle, Colletti, Vacca e Del Grosso. I parlamentari si riferiscono ad un intervento fatto oggi in Consiglio regionale dal governatore incentrato sulle indagini coordinate dalla Procura di Pescara relativamente all'acquisto, da parte della Regione Abruzzo, del complesso La City nel quale dovrebbero essere accorpati gli uffici regionali del capoluogo adriatico. Sull'argomento alcuni organi di informazione hanno pubblicato delle intercettazioni tra il presidente D'Alfonso e l'assessore al Bilancio Silvio Paolucci, comunque non indagati nell'inchiesta. "Non comprendiamo - affermano i parlamentari - i motivi di un attacco cosi' feroce, oltretutto da una persona che sembrerebbe estranea al procedimento penale sulla speculazione immobiliare de La City, partita grazie ad un esposto presentato dal consigliere regionale del M5S Domenico Pettinari", concludono i deputati pentastellati.

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