A ottobre le retribuzioni contrattuali orarie aumentano dello 0,1% rispetto a settembre e dell'1,2% nei confronti dello stesso mese dello scorso anno. Lo rileva l'Istat, sottolineando che, complessivamente, nei primi dieci mesi del 2015 la retribuzione oraria media è cresciuta dell'1,1% rispetto al corrispondente periodo del 2014. A ottobre le retribuzioni contrattuali orarie registrano un incremento annuo dell'1,7% per i dipendenti del settore privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione.
I settori che a ottobre presentano gli incrementi annui maggiori sono: tessili, abbigliamento e lavorazioni pelli (4,5%); agricoltura (3,9%); energia e petroli (3,5%). Si registrano variazioni nulle nei settori del credito e assicurazioni, delle telecomunicazioni e in tutti i comparti della pubblica amministrazione. Alla fine di ottobre 2015, precisa l'istituto statistico, i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica riguardano il 62,0% degli occupati dipendenti e corrispondono al 59,0% del monte retributivo osservato. Tra i contratti monitorati dall'indagine, nel mese di ottobre non sono stati recepiti nuovi accordi e nessuno è scaduto. Alla fine di ottobre la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è del 38,0% nel totale dell'economia e del 19,9% nel settore privato. L'attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è in media di 58,3 mesi per l'insieme dei settori e di 41,0 mesi per quelli del settore privato.
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