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Pubblicato il 05/11/2015 11:11

Istat, disoccupazione in calo a 12,1% nel 2015 e 11,5% 2016

osservatorio

 "Nel 2015 si prevede una crescita del prodotto interno lordo italiano pari allo 0,9% in termini reali, cui seguirà un aumento dell?1,4% nel 2016 e nel 2017". La stima e' contenuta nelle "Prospettive per l'economia italliana" dell'Istat. 

 Tra l'attuale quadro di previsione e quello presentato nel maggio scorso, il tasso di crescita del Pil per l'anno corrente e' stato rivisto al rialzo di 0,2 punti percentuali. "La maggiore vivacita' del commercio estero e in particolare delle importazioni", spiega l'Istat, "ha portato a una revisione al ribasso del contributo della domanda estera pari a 0,5 punti percentuali. La domanda interna al netto delle scorte e' stata invece rivista al rialzo per 0,4 punti percentuali a seguito del miglioramento della dinamica dei consumi delle famiglie". 
   In particolare, sottolinea l'istituto, "nel 2015 la domanda interna al netto delle scorte contribuira' positivamente alla variazione del Pil per 0,7 punti percentuali mentre la domanda estera netta sottrarra' un decimo di punto percentuale all'espansione del prodotto. Nell'anno in corso e' previsto un contributo significativo delle scorte (+0,3 punti percentuali). Il rafforzamento dell'economia determinera', nel 2016 e nel 2017, un apporto crescente della domanda interna (+1,2 punti percentuali) cui si accompagnera' un contributo lievemente positivo da parte della domanda estera netta (+0,1 punti percentuali)". 
   L'Istat non manca comunque di avvertire che "il quadro previsivo delineato e' soggetto a rischi al ribasso, connessi a un eventuale piu' pronunciato rallentamento del commercio internazionale e all'impatto delle clausole di salvaguardia nel 2017. Una dinamica piu' accentuata degli investimenti, collegata agli effetti delle politiche europee e nazionali potrebbe invece condurre ad un rialzo. Le previsioni incorporano le misure descritte nel disegno di legge di Stabilita' 2016"

 "Dopo il temporaneo arretramento avvenuto nel primo trimestre 2015 (-0,1%), i consumi hanno mostrato una accelerazione nel periodo aprile-giugno (+0,4%). La dinamica e' attribuibile in parte all'effettivo miglioramento delle condizioni nel mercato del lavoro, in parte al recupero di fiducia, sia sulla situazione attuale sia prospettica, che ha caratterizzato la prima parte del 2015. Le indicazioni per la seconda meta' del 2015 supportano la previsione di una evoluzione in linea con quella del secondo trimestre". La stima e' contenuta nelle "Prospettive per l'economia italiana" dell'Istat, secondo cui "in media d'anno i consumi delle famiglie residenti registreranno una crescita dello 0,8%. Nei due anni successivi", prevede ancora l'istituto di statistica, "la dinamica positiva del reddito e dell'occupazione continuera' a sostenere la spesa delle famiglie residenti che e' attesa espandersi dell'1,2% nel 2016 dell'1,1% nel 2017".

 "Con il miglioramento dell'attivita' economica, l'occupazione continuera' a crescere per tutto il periodo di previsione, proseguendo la tendenza favorevole osservata dall'inizio dell'anno. In termini di unita' di lavoro, l'occupazione aumentera' con intensita' differenti: +0,6% nel 2015, +0,9% e +0,7% rispettivamente nel 2016 e nel 2017. La ripresa dell'occupazione e' in parte legata agli effetti positivi della decontribuzione per le nuove assunzioni a tempo indeterminato realizzata nel 2015 ed estesa, seppure in misura inferiore, al 2016". La stima e' contenuta nelle "Prospettive per l'economia italiana" dell'Istat, secondo cui "il tasso di disoccupazione e' pertanto atteso ridursi nel periodo di previsione (12,1% nel 2015, 11,5% nel 2016 e 11,3% nel 2017), come conseguenza della diminuzione delle persone in cerca di occupazione, in assenza di rilevanti mutamenti di comportamento della fascia di inattivi vicini al mercato del lavoro". Secondo l'istituto di statistica, inoltre, "le retribuzioni per dipendente continueranno a mostrare una dinamica moderata, in linea con quella delle retribuzioni contrattuali (+0,9% nel 2015, +1% nel 2016 e nel 2017). Come risultato di questi andamenti la produttivita' del lavoro e' attesa in aumento per l'intero periodo di previsione, mentre il costo del lavoro per unita' di prodotto crescera' quest'anno per poi stabilizzarsi in quello successivo". 

"Dopo un lungo periodo di contrazione degli investimenti, nel 2015 si sono manifestati segnali di ripresa del processo di accumulazione del capitale riferito ai mezzi di trasporto e, nel secondo trimestre, anche alle macchine e attrezzature. Nei prossimi mesi e' atteso il consolidamento delle aspettative delle imprese sulle prospettive di espansione dell'attivita' produttiva. Il miglioramento delle condizioni di accesso al credito costituira' un ulteriore elemento a supporto della spesa per beni di investimento". Il giudizio e' contenuto nelle "Previsioni per l'economia italiana" dell'Istat, secondo cui "la crescita degli investimenti nella media del 2015 si attestera' all'1,1%, trainata principalmente dalla componente in macchine e attrezzature e dalla spesa in beni della proprieta' intellettuale, mentre il ciclo degli investimenti in costruzioni risultera' ancora in rallentamento". In particolare, "la dinamica degli investimenti fissi lordi e' prevista in ulteriore rafforzamento nel 2016 (+2,6%) quando le imprese potranno beneficiare degli incentivi del maxi-ammortamento per i macchinari e le attrezzature. Anche gli investimenti in costruzioni sono previsti tornare a crescere benche' in misura moderata. Tale tendenza", conclude l'Istat, "proseguira' anche nel 2017 (+3%)"

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