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Pubblicato il 24/02/2016 15:03

Istat, per le imprese gli sgravi per le assunzioni sono fondamentali, Jobs act meno

Per la meta' delle imprese manifatturiere che hanno aumentato l'occupazione tra gennaio e novembre 2015, gli esoneri contributivi hanno svolto un ruolo fondamentale per la crescita dei posti di lavoro. Nei servizi, la quota di imprese che hanno ritenuto tale misura "molto o abbastanza rilevante" e' pari al 61%. E' quanto emerge dal rapporto sulla competitivita' dei settori produttivi dell'Istat. 
   Il nuovo contratto a tutele crescenti sembra, invece, aver esercitato un ruolo meno rilevante ma pur sempre positivo: il 35% delle imprese manifatturiere lo ha giudicato molto o abbastanza importante contro il 49,5% delle imprese dei servizi. 
   Dal rapporto emerge inoltre che le imprese non hanno rilevato ostacoli significativi all'aumento dell'occupazione aziendale nel corso del 2015. Nella manifattura, tra i fattori indicati piu' frequentemente si segnalano l'incertezza sulle prospettive di domanda (circa il 39% delle imprese), seguita dalla percezione di un costo del lavoro eccessivo (33%): quest'ultimo fattore rappresenta l'ostacolo piu' diffuso al reclutamento di nuovo personale anche per le imprese dei servizi (31,3%).

Nel complesso, tra le imprese della manifattura che hanno incrementato il personale dipendente, il contratto a tutele crescenti e' stato giudicato molto o abbastanza importante ai fini dell'assunzione di nuovo personale dal 35 per cento delle imprese (a fronte di un 55 per cento che la considera poco o per nulla rilevante). Quanto ai comparti, hanno fatto ricorso a tale normativa soprattutto le aziende del settore dei mezzi di trasporto, mentre e' stata ritenuta meno rilevante dalle imprese dei comparti della raffinazione petrolifera, della metallurgia e prodotti in metallo e del tessile, abbigliamento e pelli. Con riferimento al terziario, il ruolo esercitato dagli esoneri contributivi sulle decisioni di nuove assunzioni appare invece piu' incisivo rispetto al settore manifatturiero: la quota delle imprese che hanno ritenuto tale novita' normativa "molto" o "abbastanza" rilevante e' pari al 61 per cento, soprattutto nei settori della informazione e comunicazione e nel turismo. 
   Ai fini della crescita dimensionale dell'impresa, l'introduzione del contratto a tutele crescenti sembra aver avuto nei servizi un rilievo maggiore rispetto alla manifattura. La quota di chi ha giudicato la normativa molto o abbastanza rilevante nella decisione di assumere e' stata pari al 49,5 per cento (soprattutto tra le aziende del settore informazione e comunicazione), contro il 40 per cento delle imprese che hanno dichiarato una scarsa o nulla rilevanza

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