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Pubblicato il 22/12/2015 10:10

L'abruzzese Barbara Morgante AD di Trenitalia

Cambio della guardia a Trenitalia, con un cda completamente rinnovato per raccogliere la sfida della quotazione in Borsa. Alla guida della societa' arrivano Tiziano Onesti come presidente e Barbara Morgante come amministratore delegato, con in tasca tutte le deleghe operative. Prendono il posto, rispettivamente, di Marco Zanichelli (dimessosi lo scorso novembre) e di Vincenzo Soprano, che dopo nove anni lascia la guida della controllata di Fs. Onesti, docente di economia aziendale a Roma Tre e commercialista, dall'agosto 2013 era componente del collegio sindacale di Ferrovie, ruolo che adesso lascera' per assumere il nuovo incarico. Morgante ha svolto quasi tutta la sua carriera all'interno del gruppo Fs, dove ricopriva il ruolo di direttore centrale strategie e pianificazione. Soprano lascia ai nuovi vertici una societa' fortemente rinnovata con lo sviluppo dell'alta velocita', ma che riserva anche una nuova attenzione ai pendolari, con la gara da quasi 5 miliardi per i nuovi treni lanciata lo scorso agosto, e nei confronti dei mercati esteri, con la certificazione che le consentira' di partecipare alle gare in Gran Bretagna, a partire dalla Londra-Glasgow-Edimburgo. Il vecchio cda era arrivato a scadenza naturale a maggio scorso e andava quindi avanti in regime di prorogatio da oltre sei mesi. Quello nuovo risponde evidentemente alla linea che Mazzoncini ha voluto imprimere al gruppo, con la prospettiva dello sbarco a piazza Affari: integrazione con il trasporto su gomma e regionale, ma anche rafforzamento del settore merci. E' in questa chiave che sono stati scelti altri due amministratori: Paolo Colombo, presidente di Busitalia (la stessa societa' da cui e' arrivato Mazzoncini), e Marco Gosso, amministratore delegato di Fs Logistica. Completa la rosa Maria Rosaria Maugeri, con esperienza nel campo del diritto civile e commerciale. Ma non e' solo il vecchio cda ad andare in pensione: proprio oggi Trenitalia ha annunciato l'addio al vecchio biglietto chilometrico in favore della digitalizzazione. In commercio dal 1993, non sara' piu' utilizzabile dal 30 giugno, anche per contrastare il grave fenomeno di evasione ed elusione che aveva caratterizzato il servizio.

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