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Pubblicato il 22/03/2016 06:06

L'Aquila,spesa per il gioco d'azzardo a +73,7%

 Aumentata, a L'Aquila e in provincia, la dipendenza da gioco d'azzardo dopo il terremoto del 6 aprile 2009: dalla tragedia che sette anni fa sconvolse la comunita' aquilana, la spesa pro-capite e' passata da 780 euro, nel 2007, ai 1335 del 2012, ben al si sopra della media nazionale che e' di 1416 euro, con una crescita pari al 73,7%. A rendere noti "i preoccupanti dati" e' stato Maurizio Fiasco, sociologo e presidente dell'Alea, l'Associazione per lo studio del gioco d'azzardo e dei comportamenti a rischio, nel corso di una conferenza stampa organizzata, nei locali del Touring club di Roma, dalla Scuola internazionale "Etica & Sicurezza" dell'Aquila, diretta dalla filantropa Paola Guerra Anfossi. Tra gli elementi di criticita' il fatto che a 11 anni ci sono le prime ubriacature, a 13 e' gia' diffuso il consumo di cannabis. "L'altro campanello d'allarme - continua Fiasco - e' relativo alle installazioni di slot-machine. Da una ricerca effettuata su tre indicatori di esposizione, la provincia dell'Aquila risulta la piu' 'invasa' in assoluto. Sono 13,2 gli apparecchi ogni mille abitanti e 32,8 ogni dieci chilometri quadrati. Piu' in generale, si osserva che l'intera Regione, l'Abruzzo, rivela un consumo di gioco d'azzardo per persona ben al di sopra della media nazionale, con 1416 euro pro-capite". Un'altra conferma ad un trend di certo allarmante arriva dai dati del Sert dell'Asl di Avezzano, Sulmona e L'Aquila. Il numero di pazienti che, nell'ultimo biennio, ha deciso di intraprendere un percorso terapeutico e' passato dai 26 del 2014 ai 36 dello scorso anno, con un aumento percentuale di quasi il 40%. "In una realta' piccola come la nostra si tratta di una crescita rilevante - spiega Daniela Spaziani, psichiatra e responsabile del Sert. Ognuna di quelle persone vive un microcosmo abitato da sofferenze e dolore: gravi perdite economiche, famiglie lacerate, amici persi, serenita' spezzate e, non ultimo, lo spettro immancabile degli usurai". Proprio quella generazione, ecco l'altro dato su cui riflettere, e' alle prese sempre piu' con l'abuso di alcol e droghe. Il bicchiere si alza in tenera eta', anche a 11 anni, mentre il consumo di cannabis e' diffuso gia' a 13. "Mentre gli utenti che hanno fatto ricorso al Sert per uso di droghe - continua la Spaziani - e', dal giorno del terremoto, diminuito, quelli che lo hanno fatto per abuso di alcol e' cresciuto in maniera importante. Si e' passati dai 111 del 2009 ai 156 del 2014, con un aumento, anche in questo caso, vicino al 40%". Per questo, il Sert ha potenziato la propria attivita' di prevenzione, intervenendo, in particolare, su ragazzi e adolescenti. E lo ha fatto portando nelle scuole chi e' uscito dal tunnel delle varie dipendenze. Coinvolti, negli incontri di prevenzione oltre 200 studenti e questa strada continuera' a essere percorsa anche nei prossimi mesi. I dati che fotografano una realta' socialmente barcollante verra' diffuso nei suoi particolare nel corso di un incontro organizzato dalla Scuola internazionale "Etica & Sicurezza" il 7 aprile prossimo presso gli stabilimenti della Dompe'. L'incontro sara' ad ampio raggio e si incentrera' in particolare sulle insidie del web fra le nuove generazioni di una comunita' ferita anche e soprattutto da un punto di vista sociale. "L'obiettivo, anche in questo caso, e' quello - sostiene Alberto Carlo Anfossi, fondatore della Scuola internazionale 'Etica & Sicurezza' dell'Aquila - di rivolgersi direttamente ai giovani per trovare insieme il percorso migliore per arginare fenomeni ormai piu' che preoccupanti"

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