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Pubblicato il 22/07/2015 18:06

La Corte dei Conti ha chiesto lo scioglimento del Consiglio regionale dell'Abruzzo

La replica di Silvio Paolucci: nessun pericolo

Gravi inadempienze nella redazione dei consuntivi, fermi al 2012, e nella gestione complessiva dei conti, ad esempio non riconoscendo il disavanzo e contraendo spese: la Corte dei Conti ha chiesto lo scioglimento del Consiglio regionale dell'Abruzzo. Ora la parola va al Consiglio dei Ministri che avra' una relazione del ministero competente. Tre i possibili epiloghi: Roma accetta le argomentazioni dell' Ente concedendo un tempo per ottemperare, commissariare il bilancio, o attivare l'iter per lo scioglimento. 

Il provvedimento adottato con delibera n. 191/2015 lo scorso 17 luglio in base agli articoli 120 e 126 della Costituzione, arriva sulla Giunta Regionale di centrosinistra guidata da Luciano D'Alfonso, anche se le omissioni si riferiscono anche al periodo precedente dell'ex Giunta di centrodestra guidata da Gianni Chiodi. Per i giudici contabili la Regione ha accumulato ritardi e violato le norme nonostante i continui solleciti. Secondo la Corte dei Conti "persiste un comportamento omissivo della Regione Abruzzo nella redazione dei documenti consuntivi", non avendo inviato ne' la bozza di rendiconto del 2013 ne' l'accertamento dei residui al 31 dicembre 2013 ne' la bozza di rendiconto per il 2014". La rendicontazione della Regione e' ferma al 2012, ne' il bilancio di previsione del 2013 ne' quello del 2014, sostiene la Corte dei Conti, erano stati oggetto di procedure di assestamento. In tale assetto ordinamentale, emerge in tutta la sua gravita' l' incidenza dei ritardi accumulati dalla Regione Abruzzo ed ai quali la stessa Regione non sembra voler porre fine, in violazione delle norme che dal 2011 sono andate a disciplinare la contabilita' regionale

La replica dell'assessore Silvio Paolucci

In merito alle osservazioni a carico della Regione che la Corte dei Conti - Sezione di Controllo per l'Abruzzo ha formulato il 17 luglio scorso, l'assessore regionale al Bilancio Silvio Paolucci spiega: "Ferma restando la consapevolezza delle difficoltà della Regione a perseguire l'allineamento del ciclo di programmazione finanziaria, derivante in grandissima parte dai ritardi accumulati negli anni passati, l'attuale Giunta regionale ha raggiunto l'importante obiettivo di approvare il riaccertamento dei residui al 31.12.2013. La deliberazione (n. 546) è stata assunta il 26 giugno scorso ed è in fase di trasmissione alla Corte dei Conti".

"L'approvazione del riaccertamento dei residui costituisce l'atto propedeutico per il completamento della procedura inerente l'approvazione del disegno di legge regionale relativo al rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2013 che la Giunta avrà modo di approvare a breve, in quanto l'istruttoria è in via di completamento. La conclusione del procedimento di riaccertamento dei residui al 31.12.2013, inoltre, costituisce elemento propedeutico anche per l'attivazione del procedimento di riaccertamento ordinario dei residui al 31.12.2014 e del riaccertamento straordinario dei residui al 01.01.2015 previsto dal D. Lgs. 118/2011" si legge in una nota.

Paolucci tiene a precisare: "Non c'è alcun pericolo di scioglimento del Consiglio regionale: questa legislatura è la legislatura della cura e del risanamento finanziario e contabile. Alcuni elementi evidenziati dalla Corte dei Conti costituiscono ostacoli già superati dalla Regione ed altri sono in fase di superamento. Resta ovviamente da lavorare ancora per poter delineare organizzazione e procedimenti idonei per superare tutte le altre criticità evidenziate dalla Corte. Ad ogni buon conto - chiosa l'assessore - è il cas‎o di ribadire che la Regione Abruzzo, anche in considerazione del quadro nazionale e nel contesto delle altre Regioni, ha messo in campo un'azione di forte risanamento dei conti sia per quanto riguarda il bilancio sia per quanto riguarda la sanità e che, in virtù dei dispositivi normativi del decreto sugli enti territoriali (cui il governo regionale ha dato un contributo importante), l'ammortamento del disavanzo - che verrà definito con precisione - sarà sostenibile".

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