La pesante flessione di 35 mila occupati subita nei primi nove mesi 2015, che in valore percentuale e' stata del 6,9%, fa dell'Abruzzo il fanalino di coda delle regioni italiane; l'export dei prodotti diversi dai mezzi di trasporto ha segnato una flessione dell'1,4%, valore in controtendenza con il dato nazionale che invece e' cresciuto del 2,9%, mentre il PIL in Abruzzo per l'anno 2014 ha subito un decremento del 2,5%, (dati Istat) e che pone la regione all'ultimo posto della graduatoria nazionale. I dati emergono dal rapporto diffuso da Aldo Ronci. I dati sull'occupazione dei primi nove mesi 2015 evidenziano, anche, che in Abruzzo, diversamente da quanto si e' realizzato in quasi tutte le altre regioni italiane, il Jobs Act non e' riuscito a stimolare la crescita del livello occupazionale.
Inoltre nei primi nove mesi 2015 il numero delle imprese artigiane diminuisce di 700 unita' dopo averne perse 3.500 negli anni dal 2008 al 2014. Secondo Ronci i dati esposti confermano lo stato di grave crisi in cui si versa l'economia abruzzese ed evidenziano un sistema produttivo locale molto fragile. Per tornare a crescere serve una politica attiva che punti oltre che al potenziamento delle infrastrutture e alla creazione dei poli di innovazione e delle reti di imprese, misure queste ultime che interessano un numero marginale di imprese, bisogna far cambiare passo al sistema produttivo abruzzese e per fare cio' si deve migliorare la competitivita' delle imprese (in particolare delle micro-imprese). L'intervento piu' importante ed efficace in questo senso e' quello di mettere a disposizione delle imprese dei servizi capaci; di attivare innovazioni di prodotti e di processi; di intercettare nuovi mercati. Nel IV trimestre 2014 gli occupati erano 502 mila mentre nel III trimestre 2015 scendono a 467 mila, subendo una flessione di ben 35 mila unita'. In valore percentuale, l'Abruzzo, ha subito un decremento degli occupati del 6,9% in controtendenza con l'incremento nazionale che si e' attestato all' 1,2%.
Gli occupati per attivita' economiche nei primi nove mesi 2015 in Abruzzo registrano un notevole decremento nei servizi (-29 mila), decrementi piu' lievi nell'industria (-9 mila) e nelle attivita' ricettive (-7 mila), crescono soltanto nelle costruzioni (+10 mila). Il tasso di occupazione in Abruzzo nel III trimestre 2015 e' stato del 53,3%, valore piu' basso rispetto al 56,7% nazionale, mentre nel IV trimestre 2014 il tasso abruzzese del 56,9% era piu' alto del 56% italiano. Nel IV trimestre 2014 i disoccupati erano 69 mila a fronte dei 61 mila del III trimestre 2015 per cui si e' registrato un decremento di 8 mila unita'. In valore percentuale si e' subito un decremento del 11,9%, valore di gran lunga piu' basso del 21,7% nazionale.
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