Le tasse sulle imprese sono calate del 9,9% nel 2014 con un risparmio di 2,6 miliardi. E' quanto calcola un working paper dell'Istat su ''La tassazione effettiva della tassazione in Italia''. La riduzione e' dovuta alle misure sull'Ace (Aiuto alla crescita economica) e l'Irap. Oltre meta' delle aziende, piu' precisamente il 57,3%, ha avuto cosi' una pressione fiscale piu' bassa.
Lo studio, a cura di Antonella Caiumi e Lorenzo Di Biagio, usa un nuovo modello di microsimulazione basato sulle dichiarazioni fiscali delle imprese per analizzare l'impatto delle recenti riforme della tassazione aziendale. In particolare, viene analizzato l'effetto di tre misure: il potenziamento dell'Ace, che permette di dedurre dalle imposte il rendimento nozionale del capitale, la piu' ampia deducibilita' del costo del lavoro dell'Irap e il nuovo trattamento delle perdite, introdotto nel 2011. La quota di beneficiari di questi interventi e' piu' alta per le imprese industriali e di media dimensione, i gruppi di imprese e quelle del Nord Italia. In particolare l'intervento sull'Irap porta a un alleggerimento fiscale ''significativo'' per le imprese a bassa intensita' di capitale mentre l'Ace avvantaggia soprattutto quelle ad alta intensita' di capitali e risulta, secondo gli autori, ''la misura piu' efficace per stimolare la crescita''. In generale, dallo studio emerge che ''la pressione fiscale rimane alta per le imprese del commercio e quelle piccole e medie'', mentre e' piu' bassa per le aziende che fanno parte di gruppi.
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