Otto Regioni in regola, sedici quelle monitorate. Il Ministero della Salute ha pubblicato oggi per la prima volta contestualmente due Rapporti sul monitoraggio dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e sull`efficienza del sistema sanitario italiano per l`anno 2013. Le Regioni oggetto di valutazione sugli adempimenti da assolvere in tema di Livelli essenziali di assistenza per l`anno 2013 sono sedici: quelle a statuto ordinario più la Sicilia, ossia quelle che hanno accesso al "fondo sanitario" e che vengono private del 3% di questo se risultano inadempienti (o del 2% nel caso di Regioni adempienti nell`ultimo triennio). Sono otto le Regioni in regola: Basilicata, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Toscana, Umbria e Veneto. Situazione particolare hanno presentato le Regioni Basilicata e Umbria: ad entrambe è stato chiesto di rispondere, entro il primo semestre 2015, ad una prescrizione per l`attuazione di quanto previsto per la riorganizzazione e la messa in sicurezza dei punti nascita. Analoga prescrizione riguardava, per la sola Regione Basilicata, la riorganizzazione della rete laboratoristica. Per le rimanenti otto Regioni, quelle che hanno sottoscritto un Piano di rientro, pur rilevando un progressivo miglioramento per quanto riguarda la riorganizzazione del sistema informativo e delle reti assistenziali, persistono significative inadempienze, tra cui quelle relative a riorganizzazione dei punti nascita, cure palliative, prevenzione, riorganizzazione della rete dei laboratori. E` questo il quadro mostrato dal report "Verifica adempimenti 2013" realizzato dalla Direzione generale della programmazione sanitaria del Ministero della Salute sulla base del lavoro del Comitato permanente per la verifica dell`erogazione dei Lea. Il documento è strutturato in 3 sezioni: descrizione dei singoli adempimenti, con indicazione del riferimento normativo, dei criteri di valutazione e dell`Ufficio/Ente istruttore schema di riepilogo, a livello nazionale, degli esiti dettaglio regionale delle valutazioni, distinte per adempimento, comprensivo di allegati per alcuni specifici adempimenti. La metodologia. Nel corso del 2014, spiega il ministero, tutte le Regioni hanno inviato la documentazione necessaria. Per l`anno 2013 sono stati certificati 38 adempimenti, di cui alcuni articolati in più sezioni, per un totale di 48 valutazioni, che sottendono alle aree tematiche inerenti il Sistema Sanitario Regionale
Per quanto riguarda invece il documento "Adempimento mantenimento nell`erogazione dei LEA 2013" sono 9 le regioni che vi hanno adempiuto: Toscana, Emilia R., Piemonte, Marche, Veneto, Lombardia, Liguria, Umbria, Sicilia. Sono invece adempienti con impegno su alcuni indicatori: Abruzzo, Lazio, Basilicata, Molise, Calabria, Campania, Puglia. Rispetto al 2012, si osserva un miglioramento per la Sicilia che avendo assolto gli impegni previsti risulta adempiente e per la Campania che passa da una situazione critica ad un livello in cui, assolvendo alcuni impegni può diventare adempiente. Ciò evidenzia l`effetto positivo del programma di supporto alle Regioni attraverso i Piani di rientro. Diversamente, rispetto all`anno 2012, nel 2013 si osserva un complessivo peggioramento per le regioni Lazio e Basilicata che passano da una situazione di adempienza ad una adempienza con impegno. Rispetto al 2012 si conferma il trend in diminuzione dei ricoveri ospedalieri per tutte le Regioni, e l`aumento dell`appropriatezza dell`assistenza ospedaliera erogata, già osservati rispetto all`anno 2011. Le note negative riguardano la copertura vaccinale nei bambini a 24 mesi per una dose di vaccino contro morbillo, parotite, rosolia e la copertura vaccinale per vaccinazione antinfluenzale nell`anziano che, fanno registrare un complessivo peggioramento in tutto il paese. La percentuale di parti cesarei primari è ancora elevata ed in particolare in alcune realtà regionali si osserva addirittura un aumento dei valori percentuali; anche la percentuale di pazienti con frattura del femore operati entro 2 giorni non raggiunge ancora livelli soddisfacenti pur osservando in alcune Regioni un netto miglioramento. "Quanto descritto - spiega il ministero della Salute - sottolinea la necessità di monitorare il mantenimento dell`erogazione dei LEA per tutte le Regioni italiane e andando oltre la valutazione della adempienza complessiva ovvero analizzando, attraverso gli indicatori della Griglia LEA, le singole aree che la compongono".
Toscana, Emilia Romagna, Piemonte: e' la classifica delle prime tre Regioni, sulle 16 monitorate, nel rapporto sui 'lea' sui i livelli essenziali di assistenza, pubblicato oggi sul sito del Ministero della salute. Analizzando gli allegati delle 9 Regioni completamente adempienti ai requisiti che vedono essere rispettati su tutto il territorio nazionale, la Toscana e' prima (per il secondo anno consecutivo) con 214 punti su 225; seconda l'Emilia Romagna (204), terzo il Piemonte (201), quarta Marche (191), quinto il Veneto (190), seste a pari merito Lombardia e Liguria (187), poi Umbria (179) e Sicilia (165). Nel gruppo successivo, quello delle regioni che sostanzialmente debbono migliorare i loro risultati, ma che risultano adempienti, c'e' l'Abruzzo con un punteggio di 152, parimerito con il Lazio, seguita dalla Basilicata (146), Molise (140), Calabria e Campania (136), Puglia (134). Le 5 regioni e province non monitorate sono quelle a statuto speciale ma presto il comitato ministeriale per i Lea rendera' noti i risultati di efficacia di queste ultime.
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