"Il fiume Pescara lentamente e gradualmente ha cominciato a ridurre la propria piena e la propria potenza. Sta ritornando nel suo alveo, lasciando pero' sulle golene nord e sud, solitamente adibite a parcheggio, un'enorme distesa di fango e detriti che, una volta passata l'emergenza, ci imporra' un'opera radicale di bonifica e ripristino delle condizioni di sicurezza". Lo hanno reso noto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia e l'assessore alla Protezione civile Fiorilli al termine del briefing odierno, convocato con tutte le forze e le funzioni della protezione civile per tracciare un bilancio della situazione all'indomani della violenta ondata di maltempo. L'amministrazione ha inoltre reso noto che domani resteranno chiuse le scuole per gli studenti di ogni ordine e grado; mentre il personale rientrera' regolarmente in servizio. Anche i parchi cittadini resteranno ancora chiusi fino al 5 dicembre, mentre la Riserva naturale dannunziana e la Riserva di Santa Filomena resteranno chiuse almeno sino al fine settimana.
Barche adagiate sulle strade o incastrate sotto i ponti, detriti sparsi e, soprattutto, tanto fango. A Pescara le acque del fiume, esondato a causa dell'intensa ondata di maltempo, si sono ritirate. Decine le imbarcazioni affondate, ribaltate o spinte alla deriva dalla corrente fortissima; ancora di piu' quelle danneggiate, cosi' come i piccoli moli galleggianti dei diversi club nautici. E' presto per fare una stima dei danni, soprattutto considerando che si tratta di beni privati. Intanto, pero', hanno gia' preso il via le operazioni di recupero e messa in sicurezza. Resta il problema delle imbarcazioni che potrebbero essere affondate all'interno del porto, i cui fondali sono stati ripuliti con le operazioni di dragaggio, peraltro ancora in corso. Il rischio e' che sul letto del fiume possano essersi depositati anche detriti spinti dalla corrente. Al lavoro gli uomini della Guardia costiera, che per tutta la notte hanno presidiato l'area. Oltre a tronchi e piccole imbarcazioni, e' state recuperata, tra le altre cose, anche la carcassa di un cavallo, spinta a valle dalla corrente. Appena la corrente del fiume sara' tornata a livelli accettabili, gli uomini della Capitaneria di Porto, diretti dal comandante della Direzione Abruzzo Molise, Luciano Pozzolano, effettueranno le verifiche del caso nello scalo. La Capitaneria ha inoltre invitato i naviganti a prestare attenzione in mare, per la possibile presenza di detriti. Nessun problema per i pescherecci, alcuni dei quali hanno gia' ripreso l'attivita'.
"Ma per Pescara - hanno evidenziato il sindaco e l'assessore - l'emergenza non e' ancora finita e anche dal Dipartimento della Protezione civile della Regione Abruzzo stamane e' arrivato un invito alla prudenza e a procedere in maniera graduale in qualunque iniziativa. Da oggi abbiamo iniziato a lavorare con due ditte esterne per ripristinare i manti d'asfalto dissestati dalla pioggia, due ditte che domani potrebbero diventare quattro per aprire piu' fronti nell'emergenza. Ancora oggi alcune strade restano chiuse al traffico, come un ampio tratto della via Tiburtina, dall'incrocio con via Lago di Campotosto in direzione ovest. Sono invece aperte, ma di fatto disseminate di buche e fossi altre strade, come via Salara Vecchia, via Fortore, strade che necessitano di interventi urgenti e immediati. Ancora piu' preoccupante la situazione delle frane: almeno 14 quelle monitorate, tra strada provinciale Colle Breccia, dove alcune famiglie ieri sera sono state invitate a lasciare le proprie case in attesa di accertamenti sull'entita' e gravita' del fenomeno, ma anche strada Catani, strada del Palazzo, via Valle Fuzzina-strada vicinale Mambella dove ci sono 20 famiglie in difficolta' per una strada tagliata in due, strade che sono ugualmente chiuse al traffico per ragioni di sicurezza e dove da oggi pomeriggio i tre geologi del Comune stanno effettuando verifiche e rilievi per individuare subito gli interventi di messa in sicurezza da realizzare e autorizzare o meno la loro riapertura al traffico". Nel tardo pomeriggio ci sara' un ulteriore briefing della Protezione civile. Intanto e' gia' stato stabilito che il Coc restera' aperto anche la prossima notte con orario continuato e sino a quando l'emergenza non potra' considerarsi cessata. I cittadini potranno continuare a chiedere supporto chiamando il numero 085/4283874.
"Il Piano della Protezione civile comunale ha funzionato - hanno sottolineato il sindaco Albore Mascia e l'assessore Fiorilli -: non appena e' scattato lo stato d'allerta, poco dopo le 2, e soprattutto non appena attivato il Centro Operativo Comunale, il Coc, poco prima delle 4, e' entrato in funzione il protocollo operativo stabilito che ha visto impegnati sul campo concretamente 100 uomini, con un costante e continuo dialogo tra le diverse funzioni perfettamente sincronizzate, man mano che sorgevano le emergenze, nel chiudere le strade, posizionare le transenne, stabilire le priorita' d'intervento nelle urgenze, e soprattutto dare massima assistenza alla popolazione. Sicuramente oggi non e' il giorno delle polemiche, questi devono essere i giorni della ricostruzione, della solidarieta' nei confronti di chi ha avuto delle perdite irreparabili, come la scomparsa di un familiare, una tragedia troppo grande che ha lasciato attonita l'intera comunita'. Ma come amministrazione comunale sentiamo il dovere di ribadire la correttezza dell'operato di persone, agenti e ufficiali della polizia municipale, operai, funzionari, volontari, che sono scese in strada a lavorare alle 2 e mezza di notte, in mezzo al nubifragio, proprio per garantire l'incolumita' dei cittadini. Come abbiamo detto ieri il Protocollo operativo e' stato rispettato: aperto il Coc i nostri operatori hanno installato le transenne in tutte le aree sensibili e considerate a rischio, a partire dai sottopassi, che sono tuttora chiusi al traffico, alcuni dei quali, come quello di Fontanelle, fortunatamente provvisti di telecamere che dunque hanno filmato, istante dopo istante, quanto avvenuto ieri mattina, immagini che certamente saranno utili a garantire massima chiarezza nella tragedia che ieri si e' consumata in quel sottopasso, sia per la serenita' di chi ieri mattina era impegnato a operare, ma anche per dare certezze alla famiglia che giustamente sta vivendo un dolore che non va ne' strumentalizzato, ne' 'chiacchierato', ma semplicemente rispettato".
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