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Pubblicato il 26/09/2015 16:04

Mazzocca difende il referendum anti trivelle

 La Regione Abruzzo, con una richiesta formale inviata ai ministeri dello Sviluppo economico e dell'Ambiente, ha chiesto di essere invitata a partecipare alla Conferenza dei servizi, convocata per il prossimo 14 ottobre, sul progetto petrolifero 'Ombrina Mare'. Lo ha annunciato il sottosegretario Mario Mazzocca sottolineando che i referendum abrogativi degli articoli 35 e 38 del decreto sblocca Italia sulla ricerca di idrocarburi sono "se non l'unico, sicuramente uno strumento connotato da maggiori livelli di concretezza per poter agire concretamente contro la deriva petrolifera e a favore dello sviluppo sostenibile". Nel corso di una conferenza stampa a Pescara Mazzocca ha spiegato che mercoledi' prossimo, insieme al delegato Lucrezio Paolini, si rechera' a Roma per consegnare i quesiti referendari contro la petrolizzazione. "Le decisioni assunte contro la petrolizzazione da parte dei vari consigli regionali - ha spiegato Mazzocca - non possono indurci a credere di avere vinto la battaglia. Questa vicenda e' servita a rimarcare la volonta' del nostro territorio di perseguire una politica di sostenibilita' e, ancor di piu', il ruolo dell'ente locale massimamente rappresentativo, la Regione, un ruolo che non puo' venire bypassato da prepotenze governative".

"Dobbiamo continuare a lavorare e la presentazione del nostro progetto del parco marino nasce da questa consapevolezza. L'effetto della legge regionale vuole essere anche quello di bloccare, almeno temporaneamente, l'iter procedurale relativo al progetto di Ombrina, anche se siamo perfettamente consci delle possibili contestazioni di legittimita' costituzionale che possono essere avanzate da parte del Governo centrale. Noi intendiamo, comunque, continuare nel nostro impegno fino all' ultimo, cosi' come abbiamo fatto in questo anno di assessorato"

 Rispondendo alle polemiche di chi definisce i referendum come una "farsa", ipotizzando difficolta' nel raggiungimento del quorum, Mazzocca ha spiegato che "abbiamo votato due quesiti referendari: inizialmente ci interessava solo l'articolo 35 del decreto Sviluppo, poi - ha detto - e' stato introdotto anche l'articolo 38 dello Sblocca Italia, perche' questo tema interessa massimamente quegli enti regionali che non hanno mare. Ecco perche' questo connubio lo abbiamo ritenuto estremamente funzionale, affinche' sul quorum si possa essere estremamente realistici. Se qualcuno vuole intorbidire l'acqua come sta accadendo, se ne deve assumere le responsabilita'". "Dire che i referendum sono una boutade e dire che invece si interviene piu' agevolmente con una legge regionale di istituzione di un parco marino significa invertire gli ordini delle priorita': una legge regionale, per quanto bella e importante, non puo' incidere in maniera significativa sulla disposizione normativa o regolamentare di livello nazionale. Se questo lo portiamo avanti come strumento per avere il tempo per la campagna referendaria, allora, invece - ha concluso - e' utile".

 "Abbiamo assunto un ruolo di responsabilita'. Sara' pero' l'ultimo segno, perche' vogliamo che la maggioranza dimostri la sua presenza sui temi che ci stanno a cuore e che abbiamo piu' volte evidenziato". Lo ha detto il sottosegretario Mario Mazzocca, nel corso di una conferenza stampa, a proposito degli esiti della verifica politica che si e' tenuta nei giorni scorsi in Regione. Tra i temi in questione il sottosegretario ha citato la costituzione dell'Agir, l'energia rinnovabile, la riorganizzazione del settore dei rifiuti e le misure per il lavoro e il sociale". Mazzocca ha poi presentato un dossier che raccoglie il lavoro svolto nell'ultimo anno e che prossimamente sara' consultabile on line. "Ci sono anche le proposte che abbiamo elaborato - ha illustrato - come il riordino dell'Arta, l'implementazione del sistema di Protezione civile e la riorganizzazione del sistema idrico". Il sottosegretario ha infine ricordato il lavoro svolto per la depurazione dei fiumi e delle acque. "Sono in fase di attuazione opere per 170 milioni di euro, che serviranno ad eseguire quei lavori per anni lasciati nel dimenticatoio. Cosi' saremo in grado di evitare i problemi di inquinamento che hanno inciso profondamente sulla stagione estiva". I lavori in questione potrebbero partire gia' a novembre, per essere conclusi ad aprile.

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