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Pubblicato il 08/02/2016 22:10

Mazzocca: sugli inceneritori è solo una fase transitoria

"I nuovi indirizzi politico-programmatici dettati dal nuovo esecutivo regionale per il comparto ambientale interessato non contemplano la realizzazione di un impianto di incenerimento con recupero energetico a chiusura del ciclo di gestione dei rifiuti urbani. Pertanto la scelta della Regione Abruzzo e' chiara e netta: no agli inceneritori". Cosi' in una nota il sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale, con delega all'Ambiente, Mario Mazzocca, interviene sulle polemiche sollevate a proposito dello smaltimento dei rifiuti. "La Regione - chiarisce - e' interessata dalla Procedura di Infrazione 2015/2165 per il mancato adeguamento del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (Prgr) nei termini di sei anni previsti dalla normativa comunitaria (art. 30 Direttiva 2008/98/UE9). Ci siamo trovati a fare i conti con l'ennesima eredita' di segno negativo della Giunta Chiodi. Ricordo, a tal proposito, che il piano regionale dei rifiuti della giunta di centrodestra prevedeva l'installazione di un inceneritore proprio in Abruzzo. Senza contare che la legge 6/2013 che ha introdotto l'Agenzia Unica Regionale (Agir), era piu' una legge-cornice che una legge-quadro, alla quale si accompagnava un cronico disimpegno dal sostegno all'impiantistica pubblica e alle pratiche virtuose degli Enti Locali". "Di fronte a questa situazione - prosegue Mazzocca - ci siamo trovati nella necessita' di gestire una fase di emergenza che ci impone di collocare, in fase transitoria, una quota di rifiuti non altrimenti riciclabili, per i quali e' necessario prospettare al Ministero dell'Ambiente soluzioni alternative alla proposta di realizzare un impianto di incenerimento in Abruzzo, pena l'imposizione di scelte che potrebbero essere imposte all'alto. Dunque da parte nostra non vi e' stato alcun voltafaccia. La nostra posizione, inizialmente di deciso dissenso, proprio in virtu' delle aperture effettuate dal Ministro dell'Ambiente Galletti relative ad elementi di sostanza (riconoscimento della valenza delle pianificazioni regionali e possibilita' di stipulare accordi interregionali), e' stata generata nell'esclusivo interesse della comunità. Con il Molise abbiamo ragionato su di una proposta condivisa inerente la possibilita' di utilizzare l'attuale capacita' dell'impianto gia' da tempo attivo e funzionante, in Molise per l'accoglimento delle idonee e necessarie frazioni di rifiuto di entrambe le regioni. Siamo consci, dobbiamo tornare a sottolinearlo, che si tratta di una soluzione 'tampone', estremamente limitata nel tempo e che non potra' prescindere dalla messa in atto delle attivita' da noi programmate, volte alla creazione di un sistema di reale 'economia circolare' e finalizzate a contenere al massimo la produzione di rifiuti. 

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