Nel 2013 la spesa sanitaria italiana si e' contratta, scendendo a 144 miliardi. Di questi, ben 30, il 22%, sono rappresentati dalla spesa privata delle famiglie. Sono i dati presentati oggi a Roma dal Fondo Est, ente di assistenza sanitaria del commercio, servizi e turismo. Lo studio, realizzato da un pool di docenti universitari, sottolinea che il dato e' in linea con quello dei paesi europei, ma che in realta' nasconde un'anomalia: buona parte di questa spesa e' di tipo "out of pocket" (di tasca propria), non intermediata da fondi o assicurazioni. Si stima che solo 1,4 miliardi siano intermediati, ovvero circa il 4,7% del totale della spesa privata. Insomma, la maggior parte di questa cifra grava direttamente sulle tasche degli italiani. I dati mostrano come la spesa sanitaria privata pro capite sia fortemente legata al reddito delle famiglie e alla qualita' dell'offerta pubblica. In base a queste considerazioni, si scopre che a guidare la classifica delle regioni con la spesa privata sanitaria piu' alta troviamo la Lombardia (608 euro), l'Emilia Romagna (581) e il Friuli Venezia Giulia (551), che vantano anche strutture sanitarie pubbliche con standard qualitativi piu' elevati delle altre regioni. Calabria (274 euro), Campania (263) e Sicilia (245) chiudono questa speciale graduatoria, che appare ormai invariata da 10 anni.
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