L'autopsia sul corpo di Adamo Roncace', il netturbino deceduto sul lavoro lunedi' mattina a Sant'Egidio alla Vibrata, mentre manovrava il carrello elevatore dei cassonetti dei rifiuti, ha escluso il decesso per cause naturali. L'esame autoptico eseguito dall'anatomopatologo Gina Quaglione, su incarico della procura della Repubblica di Teramo, confermerebbe la morte - fin dall'inizio ipotizzata - da lesioni all'altezza del collo prodotte dal braccio idraulico in movimento del mezzo compattatore.
Sul camioncino dei rifiuti posto sotto sequestro quasi certamente saranno condotti gli accertamenti tecnici necessari a stabilire il corretto funzionamento dei sistemi antinfortunistica e di sicurezza di cui il mezzo deve essere dotato.
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L'autopsia sul corpo di Adamo Roncace', il netturbino di 52 anni deceduto ieri mattina colpito dal carrello elevatore del camioncino dei rifiuti, sara' eseguita mercoledì alle 15 a Teramo dall'anatomopatologa Gina Quaglione su disposizione della procura di Teramo.
Il medico legale dovra' accertare la causa del decesso mentre le circostanze della tragedia sono state affidate ai carabinieri della locale stazione. In particolare bisognera' capire se l'operatore ecologico sia morto per lo schiacciamento esercitato dal braccio meccanico che lo avrebbe colpito al collo oppure per altra causa naturale. Saranno eseguiti anche accertamenti tecnici sul mezzo, per accertare il rispetto dei sistemi di protezione e sicurezza. Intanto spunta un testimone chiave che avrebbe assistito alla tragedia. Dalle prime ricostruzioni, pare che Roncace' prima di morire avesse ricevuto un colpo in testa (non si sa se dal bidone o dal braccio elevatore) durante le operazioni di svuotamento del bidone dei rifiuti come proverebbe il viso sporco di sangue.
Un cittadino di Corso Matteotti a Sant'Egidio alla Vibrata avrebbe udito un rumore roboante e si sarebbe affacciato alla finestra. L'uomo era ancora vivo tanto che il testimone si era prodigato a portargli un asciugamano per tamponare il sangue. Ma quando e' sceso in strada Roncace' e' stato trovato schiacciato dal braccio elevatore.
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E' morto strangolato dal braccio meccanico mentre compieva le operazioni di svuotamento dei cassonetti dei rifiuti. L'incidente sul lavoro e' avvenuto intorno alle 6 a un netturbino di Sant'Egidio alla Vibrata di 52 anni Adamo Roncacè. L'uomo stava prelevando i rifiuti in via Matteotti per inserirli nel compattatore quando, per motivi in corso di accertamento da parte dei carabinieri, il meccanismo lo avrebbe trascinato per il collo strangolandolo e procurandogli ferite alla testa e a un braccio. Il compattatore e' stato sequestrato e il magistrato ha disposto l'autopsia della vittima per stabilire se alla base dell'incidente ci sia stato un malore. I medici del 118 non hanno potuto fare nulla per salvare il dipendente dell'azienda che si occupa dello smaltimento rifiuti.
Adamo Roncace si e' spezzato l'osso del collo dopo essere stato agganciato dal sollevatore del camion compattatore rimanendo schiacciato contro il paraurti del mezzo. Una manovra errata alla base della tragedia o forse un malore. Lo accertera' l'autopsia mentre in giornata, all'obitorio dell'ospedale Sant'Omero, sara' effettuata la ricognizione cadaverica. Adamo Roncace', 52 anni e operaio della Poliservice, l'azienda consortile dell'unione dei Comuni Val Vibrata, lascia la moglie e un figlio di 8 anni. In mattinata sono state effettuate alcune simulazioni con il braccio idraulico per capire la dinamica dell'incidente e per stabilire se il meccanismo possa essersi inceppato durante la manovra.
"Sono profondamente addolorato per la morte dell'operaio della Poliservice. Questo e' un giorno triste per la nostra comunita'. Non si puo' morire sul posto di lavoro, sono tragedie che non dovrebbero accadere. Ai familiari e colleghi di Adamo Roncace' esprimo il cordoglio mio personale e di tutta l'Assemblea regionale abruzzese". Cosi' il Presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, nel messaggio inviato per la morte dell'operaio della ditta Policervice, l'azienda consortile che si occupa della raccolta dei rifiuti nella Val Vibrata. L'incidente si e' verificato questa mattina a Sant'Egidio alla Vibrata. L'uomo lascia la moglie e un figlio di 8 anni. "E' fondamentale che l'impegno di tutti coloro che operano nel mondo della prevenzione - conclude il Presidente Pagano - si focalizzi sulla diffusione di una vera e propria cultura della sicurezza. La guerra contro le morti bianche, come ci ha ricordato anche il Presidente della Repubblica, si vince solo se siamo tutti dalla stessa parte".
L'immagine è tratta da google maps
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